«Per mesi abbiamo chiesto alla Regione sostegni mirati per famiglie e imprese, prevedendo facilmente la capacità di contraccolpo economico che l’emergenza coronavirus avrebbe generato. Ma la sinistra di governo Pd e Iv è stata avara e ha tenuto i borsoni chiusi, buttando però milioni per ventilatori polmonari mai arrivati e per mascherine da una ditta cinese irregolare, il che ha peggiorato la situazione per via della dispersione di risorse. Oggi Irpet ci disegna un’economia da stato di guerra, ma era tutto già scritto e la sinistra ha preferito stracciare la pagina»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti commenta il rapporto Irpet sull’economia toscana.
«Lo indicavo proprio nei giorni scorsi ad esempio per l’artigianato. In una Toscana che sin qui è stata trainata dall’export – sottolinea Marchetti – lasciar disperdere il patrimonio di saper fare e manualità legato alle nostre imprese artigiane che stanno chiudendo o non riaprendo a grappoli è sciagurato. Idem per le industrie, che non riescono realmente a ripartire. Ci sono interi distretti come quello orafo aretino, il tessile pratese, il cartario e il calzaturiero tra Lucca e Pistoia che non sono stati sostenuti e oggi affannano nella ripartenza. Qui non si tratta, e anzi non si trattava – prosegue Marchetti – di fare dell’assistenzialismo a imprese decotte come però più volte in passato la Regione ha fatto erogando contributi a pioggerellina di marzo. Si trattava invece di mettere in campo strategie e misure che sostenessero le economie superstititi a mo’ di ponte in questo 2020. La misura principe? La cancellazione, non la sospensione o il rinvio, di tutte le imposte per quest’anno. Invece il circuito della tassazione procede e proprio in questi giorni si aprono alcune finestre di pagamento importanti».
Idem sul tursimo: «La Toscana ha nel proprio patrimonio artistico e paesaggistico un giacimento di petrolio culturale che adesso è fermo. Ma lo era anche mesi fa – evidenzia Marchetti – e non si sapeva fino a quando, ma nulla è stato fatto per tamponare quella che si sapeva sarebbe stata una falla a livello imprenditoriale, con tutto il segmento Horeca in ginocchio, e quindi occupazionale. Quando la cassa integrazione, che pure arriva a rilento con aventi diritto ancora non raggiunti dalla quota di aprile, a settembre andrà ad esaurirsi allora si avrà una caduta verticale della tenuta sia economica che sociale. Pd e sinistra di governo regionale stanno a guardare. Noi continuiamo a indicare una via a cui le sinistre girano le spalle. Il risultato ce l’ha servito Irpet, non un’opposizione brutta e cattiva ma analisti oggettivi. La Toscana è lacerata, lo deve al governo regionale Pd e Iv del tutto passivo e a quello nazionale Pd, sinistre spicciole e grillini del tutto inefficace».
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