Un Consiglio aperto sulla sicurezza, in particolare nelle circoscrizioni 6 e 7, e una Commissione comunale speciale dedicata al tema. Sono le richieste che ha proposto quest’oggi in conferenza stampa Forza Italia a Torino annunciando la nomina di Raffaele Petrarulo, ex consigliere comunale, quale responsabile del dipartimento sicurezza di Forza Italia per la Città.
“Il sindaco ha dormito per un anno e mezzo – attacca il senatore e vice coordinatore regionale azzurro, Roberto Rosso -, ora si è svegliato. È andato a fare una passeggiata in Barriera di Milano e si è accorto che avevamo ragione. Ma si è svegliato tardi, perché nella manovra 2023 del Governo sono stati investiti per la sicurezza 3,2 miliardi in più. C’è da domandarsi perché Torino prenderà pochi soldi? Le richieste sono state fatte? Perché per ottenere i fondi bisogna avere la capacità di chiederli, non basta fare le passeggiate“.
“La sinistra – aggiunge il vice capogruppo in Comune, Domenico Garcea – ci accusa di sciacallaggio irresponsabile, al contrario i cittadini ci rimproverano che non denunciamo abbastanza le situazioni di degrado e pericolo, non solo nelle periferie ma anche in centro. Per noi la sicurezza è una priorità assoluta, adesso si accorgono che abbiamo ragione“.
Per Petrarulo, “Il tempo è scaduto, bisogna metterci la faccia come facciamo noi da sempre. Vogliamo un Consiglio aperto sulla sicurezza e gli assenti non avranno ragione“.
Per il coordinatore cittadino di Forza Italia Marco Fontana, che in apertura di intervento ha espresso la solidarietà del partito a don Stefano Votta e don Luca Ramello, parroci trasferiti perchè “vittime del sistema Torino“, ha spiegato”Serve al più presto un commissario straordinario per Torino che si occupi di temi che spazino dalla sicurezza alle nuove povertà. Torino è sul podio delle città con più delitti denunciati, è tra le più cassaintegrate d’Italia, è capitale delle nuove povertà, l’ex premier Draghi ci paragona ad una Città del Sud Italia e ad un anno e mezzo Lo Russo non è riuscito a costruire un dossier per costituire un tavolo permanente con il Governo sulla falsariga di quello creato anni fa a Roma. D’altra ogni problema per loro non esiste, guardiamo alla sicurezza da anni la derubricano ad una questione di percezione e adesso Lo Russo fa una gita in Barriera e si sveglia, forse perché c’è un governo di un altro colore. È inaccettabile, gli chiediamo coerenza“.
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