Oggi il Gruppo Consiliare di Forza Italia in Regione Piemonte e i vertici del partito a livello regionale hanno presentato in conferenza stampa il loro ‘Pacchetto Ambiente’ e un ordine del giorno per impegnare la Giunta regionale ad ottenere da parte della Commissione UE il riconoscimento della specificità del Bacino Padano. Tra le azioni previste l’allargamento nei prossimi anni della misura di esenzione dal bollo auto per chi sostituisce la propria autovettura inquinante, l’accantonamento di una parte delle risorse ottenute dai nuovi insediamenti industriali per cofinanziare le misure del Green New Deal, la possibilità di detassare al 90% la sostituzione delle vecchie caldaie e gli interventi di coibentazione degli edifici pubblici e privati, un piano straordinario volto alla sostituzione del parco veicolare pubblico vetusto, sconti sulla bolletta elettrica per chi adotta il riscaldamento elettrico nella stagione invernale e investimenti per la realizzazione di logistica intermodale e ferroviaria in ottica green sul modello di Svizzera e Austria. Hanno partecipato all’incontro con i media il capogruppo degli azzurri a Palazzo Lascaris Paolo Ruzzola, il vicecapogruppo Alessandra Biletta – prima firmataria dell’ordine del giorno – e il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti. Per il partito sono intervenuti poi il coordinatore regionale degli azzurri Paolo Zangrillo, il suo vice e componente della Commissione Trasporti Roberto Rosso e il responsabile regionale del Dipartimento Ambiente il senatore Andrea Fluttero.
“L’ordine del giorno che abbiamo proposto – spiegano Ruzzola, Biletta e Vercellotti – e che verrà discusso nella seduta del Consiglio programmata per domani, impegna il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la Giunta regionale a farsi capofila con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna di un’iniziativa volta a far riconoscere finalmente la specificità delle regioni del Bacino Padano a livello europeo e nazionale, affinché tale condizione venga presa dovutamente in considerazione in particolare nella ripartizione dei fondi del Green New Deal annunciato dalla Commissione Europea. Il rischio di vedersi nuovamente scippare le risorse a livello comunitario è infatti altissimo se la politica regionale e nazionale non si muove in modo coordinato. Il Green New Deal seguendo i criteri solitamente adottati per ripartire le risorse premierebbe a livello comunitario il Nord ed Est Europa e a livello nazionale – in una sorta di all-in – Taranto e l’area ex Ilva lasciando solo le briciole al Bacino Padano dove però registriamo ogni anno registriamo 90mila morti per inquinamento così come sottolineato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente. Dobbiamo farci promotori come Regione Piemonte di un Piano concreto di azioni che possa una volta per tutte affrontare questa emergenza in modo non spot, ma sistemico”.
Paolo Zangrillo e Roberto Rosso hanno spiegato come “Forza Italia vuole incidere in modo concreto sul tema delle politiche ambientali in questo mandato elettorale della Giunta Cirio. Risolvere i problemi dell’ambiente non si fa con le parole ma con i fatti: l’ordine del giorno del nostro Gruppo consiliare in Regione va in questa direzione: chiedendo che si prenda in mano la situazione, raccogliendo la grande occasione offerta dal Piano Green Deal dell’UE, avendo in mano un pacchetto di interventi strutturali costruiti insieme alle altre regioni del Bacino Padano. Con il nostro ordine del giorno sull’esenzione dal pagamento del bollo auto per chi sostituisce la sua autovettura altamente inquinante abbiamo dato, negli scorsi mesi, un segnale forte che va allargato da qui a fine mandato fino ad arrivare all’esenzione anche per chi sostituisce un euro 5 con un Euro 6. L’intervento è stato recepito all’interno della legge di Stabilità da parte della Giunta regionale, questi sono fatti”.
Andrea Fluttero ha concluso: “Il Piemonte e le regioni del Bacino Padano non devono ridurre drasticamente solo le emissioni di CO2 ma anche contenere drasticamente le emissioni di micropolveri e NOx. Questa duplice emergenza, dovuta alle caratteristiche ambientali della Pianura Padana, fanno sì che il costo delle politiche per mettere in sicurezza i nostri territori sia pari al doppio di quello che sostengono altri Paesi europei. Da qui la necessità che la Commissione ne tenga conto in fase di definizione dei trasferimenti per le varie aree geografiche sapendo di poter contare su un pacchetto di azioni e misure forte, dalla valenza pluriennale, e già pronto da essere finanziato e attuato”.
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