TOSCANA – Dalla nonnina con il frigo vuoto all’imprenditore preso dallo sconforto di fronte a tasse, balzelli ed Equitalia passando per la “spaccata” di un ladro fermato poco prima di entrare in un appartamento dalla tempestiva accensione della luce, all’emergenza immigrazione raccontata attraverso i tg fino al delicato tema del lavoro con un giovane che si presenta con il proprio curriculae al desk di un’impresa senza fortuna.
Purtroppo. Sono queste le immagini che Massimo Mallegni, candidato capolista al Senato della Repubblica per Forza Italia nel listino uninominale per Lucca e Massa Carrara (Toscana 5) e nel proporzionale per la province di Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato e Firenze (Toscana 1), ha scelto di “girare” per spiegare, in 30 secondi, ai cittadini i punti principali della campagna di Forza Italia e del suo impegno.
Sicurezza, lavoro, pensioni, tasse, immigrazione: cinque punti chiave della sua corsa al Senato della Repubblica, cinque punti già affrontati anche nella quotidianità da amministratore locale (è stato sindaco di Pietrasanta per tre volte).
I video, realizzati dai volontari del suo comitato elettorale, lo vedono entrare in scena poco prima che lo sconforto si trasformi in disperazione. “Con questa campagna che attiveremo sia sui social sia sulle principali emittenti televisive della nostra regione – ha spiegato – abbiamo voluto essere diretti perché quelle scene che vedrete sono purtroppo diventate un’abitudine.
Forza Italia mette in campo concretezza e capacità di cambiare in meglio la vita dei cittadini. Una concretezza che abbiamo dimostrato al governo delle città. Pietrasanta è un modello a livello nazionale ed è anche da quell’esperienza che dobbiamo attingere. Quel frigo non dovrà più essere vuoto, così come dovremo ristabilire il diritto negato alla legittima difesa, fermare gli sbarchi, rimpatriare i clandestini e attuare un grande piano per l’Africa, garantire tasse eque, democratiche a famiglie ed imprese, incentivare le nuove assunzioni per dare una stabilità vera ai nostri giovani con decontribuzioni totali per sei anni. Poche, semplici e soprattutto attuabili riforme per dare a tutti la possibilità di vivere con serenità”.
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