“Il vicepremier Di Maio insiste nell’ingiuriare i ‘prenditori’ che con le Olimpiadi e la TAV vogliono cementificare il Paese, e tra una farneticazione e l’altra, gli sta sfuggendo di mano il futuro dell’ex ILVA, il più importante polo siderurgico d’Europa, un sito industriale che da lavoro a decine di migliaia di persone. Dopo il Decreto Dignità e il Reddito di Cittadinanza, adesso è l’ora di un altro grave danno all’occupazione nel nostro Paese. Non c’è visione, non c’è coraggio, non c’è competenza, non c’è l’umiltà e il decoro di riconoscere lo scempio di un anno di errori e negligenze a danno degli italiani. La politica del responsabile del dicastero dello sviluppo è fatta di annunci, misure populiste che bruciano miliardi a risultato zero, insulti e recriminazioni verso chi c’era prima di lui. Fare il vicepremier (e pluriministro) significa innanzitutto assumersi delle responsabilità, che è cosa diversa dal conquistare consenso. L’Italia ha bisogno di leader veri, competenti, che sanno far accadere le cose, che parlano con i fatti, capaci di immaginare un futuro di fiducia e soprattutto di realizzarlo. Chi accetta una sfida alta ha innanzitutto il dovere di interrogarsi sulla sua adeguatezza al ruolo; così va il mondo reale”. Ad affermarlo il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio e coordinatore regionale del Piemonte.
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