Condanniamo fermamente i contenuti del volantino diffuso dagli organizzatori di “Rivolta Gaya” che saranno a Imola il 21 luglio per il primo Pride imolese. Diversi partiti di centrodestra, peraltro legittimamente costituiti ai sensi dei dettami della nostra Costituzione, vengono addirittura indicati come “legittimatori di violenza”, di omicidi e femminicidi.
Per non parlare del contenuto fortemente anarchico del volantino che recita: “fuori Stato e Vaticano dalle nostre mutande”. Non si capisce in che modo lo Stato e il Vaticano siano entrati nelle mutande di queste persone che evidentemente, prima di parlare, dovrebbero imparare e collegare il cervello, visto che non dimostrano alcun rispetto non solo per l’istituzione statale ma nemmeno per uno Stato sovrano quale il Vaticano.
Riteniamo che i Pride, per la forte strumentalizzazione ideologica che portano con sé, nulla abbiano a che fare con la tutela dei diritti. Sono manifestazioni di dubbio gusto, che fanno dell’ostentazione dell’omosessualità una bandiera di civiltà. Non è questo il modo per dire che una società è civile. Sia chiaro: siamo tutti contro la violenza di genere e contro ogni tipo di violenza. La strumentalizzazione dei diritti, o di diritti presunti tali, come quello alla omogenitorialità o peggio ancora al ricorso alla maternità surrogata che in Italia è vietata per legge, invece non ci appartiene e non ci apparterrà mai.
Pertanto auspichiamo che anche il sindaco Manuela Sangiorgi, in quanto rappresentante delle Istituzioni, voglia immediatamente prendere le distanze dai contenuti diffusi da “Rivolta Gaya” così come auspichiamo che lo stesso faccia la componente sedicente cattolica del Movimento 5 stelle, dalla quale non abbiamo sentito ancora una parola a tutela della vita e della famiglia.
Lo dichiara Nicolas Vacchi – referente Forza Italia Imola
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