“Abbiamo avviato da tempo una battaglia contro un documento”, il decreto dignita’, “che manifesta una cultura anti impresa, un provvedimento davvero lontano da quello che serve per produrre occupazione e per affermare una logica che aiuti le imprese”. Lo ha detto la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, nel corso della conferenza stampa di presentazione di una mozione in Parlamento e con il deposito di una proposto di legge quadro per far favorire il ritorno delle imprese in Italia. “Un decreto sbagliato che brucia posti di lavoro e mette in difficolta’ le imprese, abbiamo individuato molte criticita’ che contesteremo in aula con molti emendamenti”, ha aggiunto Gelmini, che tra gli aspetti critici del decreto dignita’ sottolinea quello relativo “alla delocalizzazione delle imprese, anziche’ favorire una seria opera di sburocratizzazione e riduzione della pressione fiscale, di agevolazioni nei confronti degli imprenditori, si cerca di ricattarli minacciando la restituzione dei fondi statali laddove un’impresa fosse costretta ad andare all’estero. Si devono creare le condizioni per far tornare le imprese in Italia”. La proposta e’ quella di creare una cabina di regia che si occupi di come rendere attrattivo e competitivo il nostro paese, e fare in modo che in Italia tornino le imprese, in particolare della manifattura. Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, in Senato ha spiegato: “Trovo pericoloso che l’Italia diventi il paese degli scappati, di quelli che fuggono, il decreto dignita’ parla di un’indegna rappresentazione della realta’. Si confonde la delocalizzazione con la multi localizzazione, noi cosa facciamo ci chiudiamo invece di aprirci ai mercati? Una situazione antistorica e surreale. Mettiamo gli imprenditori nelle condizioni di non scappare dall’Italia. Al decreto dignita’ faremo una battaglia senza quartiere”.
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