Firenze – “Il gap e i ritardi infrastrutturali di cui la Toscana soffre, sono una chiara responsabilità del Partito Democratico. Le alleanze che il Pd ha stretto nell’ultima tornata elettorale con il Movimento 5 Stelle e, in diversi casi, con le forze di estrema sinistra, hanno peggiorato ulteriormente la situazione e sono un macigno pesantissimo sullo sviluppo della Toscana, sulle infrastrutture viarie e aeroportuali di cui la nostra regione ha bisogno per ripartire. Il Partito Democratico sta giocando più parti in commedia, ma ormai è evidente che i Dem sono avviati verso logiche anti-sviluppo, basti vedere cosa sta succedendo in questi giorni sulla questione dell’Aeroporto di Firenze”. Lo affermano il sen. Massimo Mallegni, coordinatore regionale di Forza Italia e il capogruppo al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“A Sesto – ricordano – il sindaco rieletto Falchi (Sinistra Italiana) ha ribadito che continuerà a battersi contro l’aeroporto e la nuova pista, e al Pd suo alleato va bene così. A Firenze il Pd segue le indicazioni date mesi fa dal segretario nazionale Dem, Enrico Letta, che in un’intervista invitava la Regione Toscana a lasciar perdere la realizzazione della nuova pista dello scalo fiorentino, per concentrare risorse ed energie sulla realizzazione di una tav ferroviaria tra il capoluogo regionale e l’aeroporto di Pisa. Ora, in questi giorni, sia Giani che Nardella parlano di una riduzione della lunghezza di 200-400 metri della nuova pista prevista, e i sindaci Pd di Prato e della Piana chiedono che la nuova pista non sia parallela all’autostrada: come dire ‘non fatela!'”.
“Noi sosteniamo la strategicità degli asset della Toscana, e quello aeroportuale è uno degli asset principali. Siamo per lo sviluppo integrale del sistema aeroportuale toscano e per lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze – sottolineano Mallegni e Stella -. Quando lo scalo fiorentino sarà ammodernato e verrà realizzata la nuova pista, il numero dei passeggeri potrà raddoppiare e si genereranno fino a 5mila posti di lavoro. Ovviamente per noi resta imprescindibile un grande investimento su Pisa, l’aerostazione va ampliata e resa adeguata alle esigenze di un passeggero di alto livello. Non vogliamo che Pisa si accontenti delle low cost ma punti su nuovi voli e colleghi importanti realtà internazionali. Insomma una sistema aeroportuale funzionante significa sviluppare il nostro territorio e garantire l’arrivo di turisti e businessman che altrimenti opteranno per scali di altre regioni vicine, in primis Bologna. Nardella e Giani questo dovrebbero saperlo. Depotenziare il ‘Vespucci’ significa anche depotenziare Il “Galilei” e regalare passeggeri allo scalo del capoluogo emiliano, questo è evidente ed è inutile e ipocrita far finta di niente. Ma probabilmente è questo lo schema, avvantaggiare i ‘compagni’ emiliani”.
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