Arezzo 27 febbraio 2020 – “Diritto alla riservatezza, privacy, intimità della vita privata, il captatore informatico: con queste norme che voi avete proposto, incidete in maniera decisa anche sull’aspetto più recondito della vita esistenziale. Le modalità non definite di utilizzo del captatore informatico, la vastità della possibilità di utilizzo, rendono questo strumento sicuramente in grado di aggredire valori e principi che attengono ai diritti della persona. Qui nessuno vuole impedire che si svolgano indagini, che si approfondiscano i temi di un’inchiesta giudiziaria, che si prevengano e si reprimano i reati. Bisogna però andare di pari passo con quella che è una giurisprudenza costituzionale, un portato di una cultura giuridica italiana ed europea”. Lo ha detto il deputato di Forza Italia Maurizio D’Ettore, intervenendo nell’Aula di Montecitorio nel corso dell’esame del decreto legge sulle intercettazioni.
“È la legge – ha aggiunto – che è sottoposta al principio costituzionale del valore della persona. Voi non sapete qual è la cultura giuridica italiana! Voi non siete in grado di agire su quella cultura! Voi non potete, con queste norme, arrogarvi il diritto di superare un portato costituzionale, un approfondimento dottrinale e giurisprudenziale! Voi siete dei fabbri, che non possono toccare queste materie! Non sapete toccarle! E non è un’offesa, è una constatazione, che non è mia, è di tutta la dottrina giuridica italiana. Voi non sapete quello che fate”.
On. Felice Maurizio D’Ettore
Leave a comment