“In una nazione dove il rapporto con il merito è sempre stato spesso evocato dalla politica ma difficilmente praticato, ecco che il Movimento porta il suo prezioso contributo di cambiamento con la pirotecnica proposta dell’onorevole Maria Pallini: abrogare il valore legale della laurea nei concorsi pubblici. Come dire ‘cavolo studiate a fare?!’”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo.
“Per Di Maio e associati l’importante è precipitare nell’ignoranza il popolo italiano perché più facilmente addomesticabile attraverso un web in balia dei tentacoli della Casaleggio Srl. Il messaggio che esce da questi primi mesi di governo è chiarissimo: chi si è conquistato a fatica una laurea, magari con un bel voto, oppure chi ha una buona posizione lavorativa perchè ha sudato sui libri e quindi magari ha anche un bello stipendio o si è meritato una dignitosa pensione deve essere punito. Il motto dei grillini non sarà più ‘uno vale uno’ ma ‘uno vale 110’”.
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