“Le prime audizioni in Senato sulla Legge di Bilancio stanno finalmente facendo emergere la verità sui trucchi contabili utilizzati dal governo Gentiloni e dal ministro dell’economia Padoan. Il primo di questi è relativo all’aumento dell’Iva, che Banca d’Italia ha confermato scatterà all’inizio del 2019, in quanto la cancellazione della relativa clausola di salvaguardia è stata prevista dal Governo solo per l’anno 2018.
Altro che eliminazione definitiva, come il ministro Padoan va da tempo dicendo agli italiani! La cancellazione parziale, secondo la Banca d’Italia, produrrà effetti molto negativi, come l’incertezza sulle decisioni che cittadini e imprese dovranno prendere circa i loro consumi, e aumenterà pesantemente il rischio di tenuta dei saldi della finanza pubblica. L’irresponsabile governo Gentiloni lascerà, quindi, un pesante macigno finanziario all’esecutivo che nascerà dalle prossime elezioni, il quale sarà obbligato a trovare le risorse per il disinnesco completo delle suddette clausole.
Il giudizio di Bankitalia è molto negativo anche sui rischi derivanti dalle coperture aleatorie relative alle misure di contrasto all’evasione fiscale. “La stima di tali effetti resta per forza di cose incerta. Basare una quota significativa delle coperture su tali introiti, come avviene per gli anni successivi al 2018, comporta un elemento di rischio”, ha dichiarato senza mezzi termini il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini.
Noi abbiamo da sempre denunciato la troppa facilità con la quale il Governo ricorre a coperture aleatorie derivanti dalle misure di contrasto all’evasione. Ci chiediamo, a questo punto, perché la Ragioneria Generale dello Stato, che dovrebbe essere la prima a denunciare queste pratiche contrarie alle regole di contabilità pubblica, abbia bollinato la manovra senza prima chiedere chiarimenti dettagliati al Tesoro.
Infine, Banca d’Italia ha invitato, per l’ennesima volta, il Governo a sfruttare la modesta ripresa economica che si sta registrando in Italia per ridurre significativamente il debito pubblico.
Anche questa è stata da sempre una richiesta avanzata da Forza Italia, che ha proposto misure eccezionali per la riduzione del debito come le privatizzazioni e la vendita del patrimonio immobiliare della Pubblica Amministrazione.
Da queste due operazioni, invece, il Governo Gentiloni non ha ricavato neanche un euro, nonostante avesse previsto miliardi di risparmi nell’ultimo Documento di economia e finanze”.
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