“Il ministro Catalfo, non meno di qualche settimana fa, ringraziava il superministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Di Maio per l’egregio lavoro svolto. Altro che superministro, l’impietosa fotografia scattata oggi dall’Istat sullo stato di salute dell’occupazione in Italia, dimostra che al massimo Luigi di Maio potrà essere ricordato nei libri di storia come un Super Becchino di aziende e posti di lavoro. I 3milioni di precari raggiunti dopo il Decreto Dignità, antiprecarizzazioni a parole, da la cifra del fallimento del M5s e dell’ideologia di sinistra che propugnano insieme ai compagni di viaggio del PD e Italia Viva. Il calo di 75 mila posti di lavoro cosiddetti “fissi” è la contrazione più forte in termini assoluti da febbraio del 2016, e quella degli autonomi (-16 mila) è l’emblema che con gli slogan pauperisti non si va da nessuna parte, anzi si fa riprecipitare il Paese ai livelli più drammatici dell’ultima grande crisi. Hanno distrutto un sistema produttivo modello in Europa con la plastic tax, hanno accompagnato gli investimenti produttivi fuori dall’Italia con la sugar tax, e con il milleproroghe stanno completando l’opera di “ammazza economia “. Dobbiamo tutelare il patrimonio industriale e imprenditoriale che ha fatto grande il nostro Paese, partendo dal presupposto che la politica ritorni ad essere elemento facilitatore per chi vuole produrre ed assumere in Italia. M5s e Pd in questo ultimo anno hanno aperto i porti agli immigrati e chiuso le porte agli imprenditori. Invertiamo questa formula e magari l’Italia tornerà ad essere protagonista della crescita, dello sviluppo e della felicità nel mondo”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Claudia Porchietto, responsabile nazionale per gli azzurri del Dipartimento Attività Produttive.
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