“Crediamo che, archiviate le elezioni e le promesse elettorali del momento, sia tempo di fare il punto della situazione in merito alle grandi chiusure o riorganizzazioni aziendali che rischiano di far perdere il posto di lavoro ad oltre 900 persone: da un lato Embraco e dall’altro Italiaonline. Due vicende che non riguardano vere e proprie crisi per fatturato, quanto piuttosto scelte unilaterali di azionariati stranieri”. A sostenerlo la vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Regione Piemonte, Claudia Porchietto, e il commissario provinciale di Forza Italia Torino, Carlo Giacometto.
Porchietto spiega: “Ho presentato un question time, costruito insieme con il collega Carlo Giacometto – che verrà discusso domani pomeriggio in Consiglio regionale sulla vicenda Embraco. Credo che dopo la scorpacciata di promesse elettorali, sia il tempo di tornare a guardare seriamente alle crisi che stanno colpendo il nostro territorio evitando di alimentare false aspettative. Domani confido che la Regione, rispondendo alla mia interrogazione, possa chiarire se la via tracciata dal ministro Calenda, cioè quella del riassorbimento dei lavoratori Embraco in Invitalia sia una vicenda percorribile, se i vertici aziendali abbiano dato il via a cedere una parte di quote dell’azienda stessa a Invitalia e con quali tempistiche avverrebbe il passaggio dei lavoratori in capo al nuovo ramo d’azienda. Siamo peraltro giunti a metà marzo, data che doveva vedere l’attivazione del meccanismo di reindustrializzazione dell’area, sarebbe interessante sapere se il tutto é partito e quali progressi si siano fatti, visto che gli stessi, laddove ben governati, dovrebbero tradurre in riassorbimento della forza lavoro”.
Concludono Porchietto e Giacometto: “A preoccupare però non vi é solo il futuro del personale Embraco di Riva presso Chieri ma vi é anche la sorte dei 400 dipendenti di Italiaonline. In questo caso la vicenda pare grottesca visti i dividendi staccati recentemente ai neo soci del gruppo. Abbiamo già pronta una interrogazione parlamentare al riguardo che depositeremo appena insediati nel nostro nuovo ruolo: anche in questo caso ci aspettiamo che il Governo e il Parlamento facciano la propria parte come accaduto per Embraco tentando di scongiurare l’ennesimo furto di know how e di commesse alla provincia di Torino, uno scippo che puntualmente si traduce anche in perdita di posti di lavoro difficilmente recuperabile nel breve periodo”.
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