L’avvocato Eros Baldini, responsabile regionale di FI per la Giustizia ritorna sulla questione dossieraggi:
le recenti rivelazioni dell’ufficiale delle Fiamme Gialle, che ha confessato di aver effettuato 40 mila accessi su ordine dei pubblici ministeri, fa tornare a galla la – quasi dimenticata – denuncia di tre anni fa. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, non un comune cittadino, svelava l’esistenza del sistema: un magistrato, meglio se un pool politicizzato, un buon investigatore, meglio se dedito ed indefesso, ed un giornalista, meglio se orientato, possono condizionare la vita democratica di un Paese. Nell’assordante silenzio generale e nel più totale immobilismo la situazione non è cambiata, anzi, è peggiorata. E se lo stesso investigatore ammette che: «Alla Dna si pensa poco alla mafia e molto al potere» c’è poco da stare allegri.
Forza Italia pretende un’azione decisa e trasparente da parte delle autorità competenti. Non solo nella memoria del Presidente Berlusconi e della persecuzione a cui è stato sottoposto, ma per la difesa dei valori democratici.
FI vuole finalmente un sistema giudiziario equo, indipendente e immune dall’ingerenza politica.
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