Il capo dell’Esercito nazionale libico, Haftar, pone un problema serio al quale i Paesi dell’Africa devono dare urgente risposta e proporre soluzioni concrete. Occorre lavorare tutti in sinergia per arginare il fenomeno drammatico dell’immigrazione incontrollata e clandestina, del quale le prime vittime sono proprio i migranti, calamitati in Occidente con il miraggio di prospettive che non esistono e che finiscono per essere sradicati dalla propria terra di origine.
Il progetto di un Piano Marshall per l’Africa, da sempre caldeggiato dal presidente Berlusconi e dal presidente dell’Europarlamento Tajani, è quanto mai attuale, ed è davvero giunto il momento di predisporre politiche efficaci per aiutare queste popolazioni a non emigrare.
I confini esistono, vanno tutelati, protetti, rispettati. E nell’ambito di questi confini e nel rispetto delle sovranità statali ci si deve muovere per ricercare soluzioni condivise che non facciano gravare solo sull’Italia, il peso di un’ondata migratoria non più gestibile. Forse solo qualcuno a sinistra pensa che i confini siano spariti: ma con gli atteggiamenti da radical chic non si risolvono i problemi.
Lo dichiara Enrico Aimi, senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Esteri
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