Fare e disfare è tutto un lavorare. E così: «Così capita che nell’ospedale di Livorno al reparto di onco-ematologia, la cui ristrutturazione è terminata lo scorso anno, dal soffitto di una delle camere si stacchi un pezzo di intonaco, e che anche in altre due stanze lo stato della parete superiore sia ad alto rischio crollo, tanto da produrre la chiusura precauzionale del reparto e il suo trasferimento al primo piano del sesto padiglione. Ma come è possibile? E quando tornerà tutto a posto? La Regione ha già finanziato i nuovi lavori?» A domandarlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che stamattina ha depositato un’interrogazione a risposta scritta sul crollo avvenuto il primo luglio scorso.
L’atto – sollecitato dagli esponenti locali di Forza Italia Maristella Bottino (coordinatore provinciale a Livorno) e Paolo Barabino (responsabile regionale enti locali del partito) – avrà un suo ‘gemello’ in Comune di Livorno a firma della Capogruppo azzurra Elisa Amato. Ricostruita la vicenda del crollo, nella sua interrogazione Marchetti considera che la situazione attuale, quella successiva al trasferimento, nonostante l’abnegazione dei sanitari «ha comportato e sta comportando notevoli e palpabili disagi per i pazienti, in primo luogo per il fatto di dover trascorrere la degenza in camere con 4 o più letti ancorché trattasi di persone con patologie particolari e spesso assai gravi che necessiterebbero di un trattamento di assistenza assai diverso». In più «per i primi giorni del prossimo mese di settembre è poi previsto un ulteriore trasferimento del Dipartimento di Oncoematologia e del Day Hospital al piano terreno del terzo padiglione, attualmente occupato dalla Fisioterapia che verrebbe spostata al quinto padiglione».
Ebbene, scrive il Capogruppo Fi in Regione: «Il piano terreno del quinto padiglione è accogliente e ristrutturato di recente, ma è assolutamente inadeguato per accogliere sia la degenza che il Day Hospital. Si consideri soltanto che la sala di attesa del futuro Day Hospital misura circa mq. 20 e dovrebbe ospitare, tutte le mattine, dai 40 ai 45 pazienti, e che i Gabinetti Medici non sono dotati di lavabo (le stanze sono state infatti realizzate per ospitare uffici) tanto che si ipotizza l’utilizzo di bombolette spray antisettiche per la disinfettazione dei Medici».
I timori hanno i loro perché: «Sussistono fondate preoccupazioni sul futuro del Reparto di Onco-ematologia dell’Ospedale di Livorno – scrive Marchetti – soprattutto in ordine al servizio che potrà essere erogato ai pazienti oncoematologici. Purtroppo, negli ultimi anni, mai situazioni sono state tanto permanenti come quelle che avrebbero dovuto essere temporanee». Dunque, avanti coi quesiti a cui la giunta regionale dovrà rispondere in forma scritta per spiegare «i motivi per i quali si sia verificato il descritto distacco di intonaco dal soffitto della camera n. 1/bis di degenza del Reparto di Onco-ematologia dell’ospedale di Livorno nonostante i lavori di ristrutturazione siano terminati appena lo scorso anno», «se, preso atto dei gravi disagi che stanno oggi subendo pazienti, medici e personale infermieristico, la Regione intenda finanziare, o abbia già stabilito di provvedere, i nuovi lavori necessari alla ristrutturazione definitiva del Reparto di Onco-ematologia dell’Ospedale di Livorno» e infine «se sia possibile stabilire una data certa per il ripristino del Reparto di Onco-ematologia dell’Ospedale di Livorno e le sue prospettive a riguardo».
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