«Prima il letto ortopedico subito immediatamente, se necessario facendolo arrivare da un’altra azienda sanitaria, perché no? Poi le scuse. Infine il rimborso per le spese sostenute avendo dovuto noleggiare privatamente l’ausilio che la Asl Toscana Nord Ovest non è stata in grado di fornire dal 23 luglio scorso a ora. Questo è quanto chiedo per la 91enne di Vagli di Sotto con frattura al bacino vittima di questo non-servizio sanitario, e lo faccio con un’interrogazione chiedendo l’intervento della Regione»: ad annunciare la propria iniziativa istituzionale urgente è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che stamani, appreso dalla rassegna stampa del caso dell’anziana malata lasciata senza il letto prescrittole per rimettersi, ha subito preso carta penna e calamaio per stilare e firmare l’atto rivolto alla giunta toscana.
«Sono rimasto male – spiega Marchetti – nel prendere coscienza una volta di più dello stato in cui il Pd ha ridotto la sanità toscana, ovvero un sistema che lascia una nonnina senza il letto che le serve per ristabilirsi dalla frattura. Le è stato prescritto, ne ha diritto, ma è stata costretta a pagarselo da sé. Oltre al danno, la beffa di avere invece ricevuto la fornitura del trapezio per potersi sollevare dal letto mai fornito. E’ un sistema che spregia la dignità delle persone malate, e quando si parla di anziani, che come i bambini sono fragili tra i più fragili, io ripeto: rimango turbato».
Dunque l’atto in cui, richiamati i fatti, Marchetti inchioda la giunta toscana su vari quesiti innanzitutto chiedendo di «rimediare e fornire alla paziente l’ausilio cui ha diritto in tempi urgenti». Ciò fatto, Marchetti chiede alla Regione di «sollecitare la Asl Nord-Ovest a prendere contatto con i familiari della paziente per indicare loro le modalità per inoltrare richiesta ed ottenere il rimborso delle spese sostenute per il noleggio dell’ausilio presso privato». Risolta la parte pratica, Marchetti vuol capire come sia andata e quale sia lo stock di letti ortopedici in area vasta Nord Ovest e a quando risalga l’ultimo approvvigionamento, nonché «i motivi per cui, nel caso specifico, non si sia attinto agli stock presso altra azienda sanitaria regionale o, in subordine, se non vi sia disponibilità di letti ortopedici in tutto il sistema regionale toscano».
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