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LUCCA: A rischio taglio l’ortopedico in notturna. Marchetti (FI) alla Regione: «Subito chiarezza su questa nuova ipotesi di contrazione del servizio»

«Subito chiarezza e certezze di prospettiva  per operatori e utenti dell’ospedale San Luca di Lucca rispetto all’ipotesi di eliminazione dell’ortopedico di notte e nei prefestivi e festivi, con conseguente ricorso alla reperibilità, e dati dal 2016 ad oggi sull’attività in emergenza dell’ortopedico durante la notte»: è quanto chiede, attraverso un’interrogazione regionale a risposta scritta, il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che interviene così per ottenere un punto fermo rispetto al tam tam di preoccupazioni e proteste che si susseguono in città.

«Ormai da giorni – scrive nel suo atto Marchetti che a Lucca è anche coordinatore provinciale del suo partito – a Lucca si registra da parte del Consiglio comunale, delle organizzazioni di rappresentanza sindacale e professionale dei medici, dell’utenza, crescente preoccupazione per l’ipotesi di rimodulazione del servizio notturno, prefestivo e festivo di ortopedia presso il nuovo ospedale San Luca. Secondo quanto si apprende anche da fonti ospedaliere, l’Azienda sanitaria Toscana Nord Ovest intenderebbe sopprimere la guardia attiva notturna, prefestiva e festiva nella Unità Operativa di Ortopedia andando a valersi, per quelle fasce temporali, di medico ortopedico in solo regime di reperibilità. Tale U.O. sarebbe già carente, ormai da mesi, del primario».

            Secondo l’esponente di Forza Italia «una simile decisione, se dovesse essere attuata, recherebbe serio danno alla qualità e compiutezza del servizio ospedaliero di ortopedia, con ripercussioni anche sull’attività ambulatoriale diurna e con un generale impoverimento dell’offerta sanitaria in termini di tempestività, quantità, qualità». Per questo ritiene «opportuno fornire certezze e chiarezza di prospettiva agli operatori sanitari come presupposto indispensabile per esercitare in serenità il loro ruolo, all’utenza affinché sia informata sul servizio che le si mette a disposizione».

            I quesiti puntano dritti a sgombrare il campo dai dubbi, con Marchetti che chiede alla giunta regionale di scrivere «se i timori della comunità locale lucchese e dei rappresentanti dei medici siano fondati» ed eventualmente «le motivazioni a supporto di una simile contrazione del servizio ospedaliero e dell’offerta sanitaria». Per stare sul pratico, come costume di Marchetti, l’esponente di Forza Italia chiede infine «se sia stato pianificato un servizio suppletivo (es. implementazione dell’attività ambulatoriale diurna) che eviti ripercussioni in termini di minor tempestività e maggiori attese e disagio per l’utenza durante le ore diurne». Sotto il profilo squisitamente statistico, però, Marchetti vuole anche numeri e cifre e per questo chiede di indicare «i dati relativi al biennio 2016-2017 e primo semestre 2018 circa l’attività del medico ortopedico in emergenza durante la fascia oraria 20-2». «Intendo verificare – spiega – se davvero l’ortopedico di notte non sia necessario».

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