«La dieta del lupo è e deve rimanere a base prevalente di ungulati. Questa è banale catena alimentare. Ciò che non dovrebbe accadere, e che non accadrebbe se da parte della Regione ci fosse stato nel tempo un corretto governo della fauna selvatica e della sua presenza sui territori, è che i pasti avvengano a ridosso delle case»: ad affermarlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che da un lato torna a invocare dalla Regione il piano faunistico venatorio che manca ormai da anni, dall’altro contesta la mancata gestione e contenimento degli ungulati, sempre più spinti nella ricerca di cibo a ridosso dell’abitato. «E in questo si portano dietro i loro predatori naturali. Ma in questo la colpa non è degli animali, bensì degli uomini incapaci di gestire il fenomeno».
Marchetti entra nel dettaglio: «La Regione ha lasciato che gli ungulati proliferassero a dismisura sul territorio toscano. I piani di abbattimento sono giunti tardivi, e questi animali sono in flagrante sovrannumero rispetto alle capacità dei nostri territori boschivi di nutrirli. Così, gli esemplari di cinghiali, caprioli, daini e altri ungulati sempre più di frequente si spingono nelle aree antropizzate. Devastano i raccolti degli agricoltori, compresi i vigneti di pregio, e si avvicinano ai cassonetti dove trovano cibo facile per loro e per i loro cuccioli. In questa attività, però, sono inseguiti dai loro predatori naturali, lupo in primis. La dieta naturale del lupo è a base di ungulati. In Toscana come altrove, il lupo è stato reintrodotto in habitat boschivo anche allo scopo di contenere la presenza di ungulati, ma ormai la situazione era già fuori controllo. Ecco perché episodi come quello che ha allarmato i cittadini di Molazzana, con una predazione avvenuta a due passi dalle case ai danni di un grosso capriolo, sono conseguenza della mancata gestione regionale del fenomeno ungulati, prima, e fauna selvatica nel suo complesso, poi».
Il Capogruppo regionale di Forza Italia da tempo incalza la Regione anche con interrogazioni e mozioni specifiche sulla materia: «Non si adottano misure efficaci, si gioca a scaricabarile invocando un piano lupo che produrrebbe squilibri ancora maggiori ma solo per distogliere da sé le responsabilità, e intanto la convivenza tra uomo e selvatici si fa ogni giorno più difficile e critica per i singoli e per le nostre economie rurali. Mi chiedo cosa si aspetti ad invertire la rotta».
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