Dichiarazione del Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti (Coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca)
«Il Carnevale di Viareggio è patrimonio di tutti. E’ brutto spettacolo vedere che chi vi opera ne lede l’universalità. Se l’ex ministro Matteo Salvini, leader del primo partito in Italia come oggi è la Lega, vi prevede una visita, tra l’altro dato che uno dei carri lo ritrae, fare le giornalate per annunciare la volontà di respingerlo e tenere gli hangar chiusi è un comportamento, da parte dei carristi, a mio avviso inappropriato e inopportuno. A mio avviso si tratta di un atteggiamento da ‘odiatori’, su internet si parla di flame, ed è proprio lo stesso atteggiamento che viene contestato all’ex ministro degli interni».
«Non intendo scendere nel merito della qualità dei toni. Ciascuno ha i suoi. Certamente quelli che talvolta utilizza Matteo Salvini non sono i miei, né quelli di Forza Italia. Possono non essere quelli dei carristi. Ma a loro nessuno ha mai chiesto di essere presenti alla visita di Salvini, né di stendere tappeti rossi o spargere petali di rosa. Insomma: a nessuno interessa investigare le simpatie politiche dei carristi. Ognuno la pensa come ritiene».
«Da lì a chiudere gli hangar però c’è uno scatto differente, discriminatorio, barricadero, di schieramento attivo ‘contro’ una persona. E questo a mio avviso non va bene chiunque sia la persona: il carrista-individuo è libero di pensarla come vuole, ma il carrista-operatore del Carnevale di Viareggio bisogna che si astenga da certe esternazioni. Il Carnevale di Viareggio è di tutti. E’ patrimonio collettivo. Deve accoglienza a tutti. Porte aperte. Questo vale, rimanendo alla politica, per rappresentanti di ogni parte, destra, sinistra, centro… tutti i colori».
«Quello che mi domando, e domando ai carristi che in questi giorni si esprimono in questo modo, è se non trovano che il loro atteggiamento sia il medesimo di cui accusano Salvini. Odio per odio. Ammesso che lo sia, per quanto mi riguarda, ma sto nelle loro categorie. Liberi di non esserci, dunque, ma non di fare le giornalate e chiudere i capannoni. Soprattutto quello dove è stato creato e si trova il carro Amaro Italiano che ritrae proprio Salvini».
«Auspico di cuore, per l’amore che nutro per il Carnevale di Viareggio, che la questione si ricomponga entro perimetri di civiltà. La Fondazione Carnevale è pubblica. Il Carnevale come manifestazione è patrimonio collettivo. Questo significa che è di tutti. Inoltre, in linea generale, il Carnevale di Viareggio ha necessità di intrattenere buon rapporto con la politica. La Regione Toscana stessa eroga ogni anno un contributo di circa 1 milione di euro, e l’opposizione non si è mai espressa negativamente su questo proprio perché il Carnevale, con la sua satira rivolta a ogni parte politica, è di tutti e per tutti. Dai carristi non mi voglio aspettare ulteriori strumentalizzazioni di odio all’incontrario o, come minimo, di discriminazione e parteggiamento. Il tifo si fa allo stadio. Il Carnevale di Viareggio è un’altra cosa. Chi vi opera non ne leda l’universalità».
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