«Ripristinare i codici di quarantena così che i medici possano continuare a certificare e garanzia, proprio per i medici, di dispositivi di protezione individuale adeguati per quantità e qualità fra mascherine, occhiali e visiere e tutto quanto necessario a operare in sicurezza per loro che sono in prima linea»: il monito arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
«Siamo dinanzi a una situazione inedita – commenta – e io non ho alcuna intenzione di fare polemica in una fase nella quale ognuno cerca di dare il meglio di sé. Ciò nonostante, nella corsa contro il tempo di un virus in rapida espansione e forse anche evoluzione qualcosa può sfuggire. Oggi leggo sui quotidiani lo sconforto dei medici, in particolare dei medici di famiglia».
«Da Lucca a Pistoia e un po’ ovunque nel resto della Toscana i nostri medici di base lamentano scarse disponibilità di dispositivi di protezione individuale che li preservino dal contagio. E’ vero che gli ordinativi erano modulati su ben altre necessità, oggi però è indispensabile – sottolinea Marchetti – che almeno la trincea dei medici e dei sanitari in genere venga messa in sicurezza».
«Da Prato, poi, recepisco la segnalazione sempre dei medici di base che affermano di non poter più certificare le quarantene – spiega Marchetti – poiché dal numero dedicato della Asl Toscana Centro non vengono più rilasciati i codici di presa in carico che vanno apposti sui certificati. I medici fanno risalire questo problema a una variazione nelle normative regionali. Si rimedi. Le quarantene sono indispensabili e non sono certo una vacanza. Vanno certificate anche per tenere aggiornata e veritiera la triste contabilità sanitaria di queste settimane».
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