«Verso la fase 3 della convivenza cauta con il coronavirus, Lucca si dovrà ripensare. Per farlo ha un asso nella manica da poter giocare: è IMT i cui saperi possono rendere il territorio lucchese un laboratorio di tempi, spazi e tecnologie». Questa l’idea che arriva dal Capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti, Coordinatore provinciale degli Azzurri a Lucca, per il futuro della città e della provincia.
«L’intera collettività a vario titolo ha investito fortemente sulla Scuola IMT Alti Studi Lucca che oggi per la città è un fiore all’occhiello di competenze in grado di ripensare a livello manageriale modi e tempi di vita della città e del territorio provinciale nell’epoca nuova a cui ci stiamo affacciando. Per un tempo imponderabile – riflette Marchetti – saremo costretti a convivere con il coronavirus covid-19 evitando il più possibile i contagi. Ciò implica rarefazione sociale e implementazione dei servizi, mantenimento di produttività e occupazione pur nel distanziamento, ripresa delle attività scolastiche con flussi di mobilità che dovranno essere gestiti in modo nuovo per orari e direzioni qualificando gli standard di trasporto pubblico».
«Il quadro che ho tracciato è evidentemente portatore di apparenti contraddizioni. Per trovare la quadra serve una visione strategica e manageriale che il nostro IMT detiene. È il nostro asso nella manica, ed è tempo di calarlo. Alcune settimane fa, da un docente della Scuola, era giunto un appello che procedeva nella direzione della creazione del Lucca City Lab, un laboratorio di innovazione per la città di domani. Domani è ora: da lunedì – incalza Marchetti – è prevista una prima ripartenza. Ma il cielo è denso di incertezze. C’è il fondale pandemico, senza lo scenario di ripresa. Questo va costruito. Servono competenze, e nell’IMT ne abbiamo di eccellenti. Che si aspetta a coinvolgere la Scuola IMT Alti Studi Lucca ? Se non ora, quando?»
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