«Sui tecnici di laboratorio al Versilia la Asl Toscana Nord Ovest continua a fare il gioco delle tre carte, annunciando assunzioni insufficienti in partenza e tiracchiando qui e là una coperta corta e lisa su tutto il territorio aziendale. A rischio lo svolgimento del servizio che al Versilia è di 2 milioni e mezzo di test ogni anno»: ad affermarlo, sulla base dei dati che la stessa Asl Toscana Nord Ovest gli fornisce a seguito di una sua interrogazione, è il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti che si schiera così al fianco delle proteste sindacali sullo stato del personale di laboratorio analisi dell’ospedale versiliese.
«La mia interrogazione aggrediva la materia già nel marzo scorso – richiama Marchetti – e si incardinava sulle due situazioni più critiche sul territorio della nostra ‘aslona’, vale a dire Versilia appunto e poi Livorno. E proprio per quanto riguarda le criticità legate al personale in quota al laboratorio dell’Ospedale unico versiliese la Asl mi fornisce un quadro privo di prospettiva. Anzi: tenta di vendere come prospettiva un mero monitoraggio e qualche scampolo di assunzione che nasce già insufficiente per i livelli di assistenza richiesti».
«A fronte di un volume di prestazioni diagnostiche per pazienti ricoverati ed esterni quantificato in 2 milioni e mezzo di test ogni anno – illustra Marchetti – sul fabbisogno di personale si afferma solo che questo è “costantemente monitorato dall’Azienda e dal Dipartimento” dedicato. Ma che le stelle apicali della sanità stiano a guardare non basta», incalza Marchetti.
Assunzioni previste ce ne sono: «Si parla di 4 nuovi tecnici da assumersi “nel breve periodo” non quantificato – legge ancora Marchetti – e di assunzioni tampone a tempo determinato nel frattempo. In tutto ciò – prosegue – la Asl non fa mistero di adagiarsi sugli allori dell’abnegazione e del senso di responsabilità di chi attualmente opera in carenze di organico sopperendo come può e più che può pur di soddisfare la richiesta per senso di responsabilità verso i malati. Tant’è che l’Azienda sanitaria mi scrive che “grazie all’impegno di tutti i professionisti sanitari operanti nel Laboratorio Analisi, anche in questo ultimo periodo sono stati rispettati i normali tempi di attesa e sono state fornite ai cittadini le necessarie risposte”».
«Si conta sulla buona volontà dei professionisti e li si spremono come limoni – accusa Marchetti – ma non possiamo accettare che questa pratica sia messa a sistema da una governance di sinistra che nei decenni ha portato quella che era una sanità d’eccellenza a dover raschiare il fondo del barile usurando chi vi lavora».
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