«Per San Silvestro si andrà pure in bici lungo il lago di Gramolazzo, ma intanto il depuratore a che punto è? E quale la qualità delle acque in cui la gente regolarmente si bagna forse senza sapere che accolgono gli scarichi fognari?» A domandarlo alla giunta regionale è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti attraverso un’interrogazione a risposta scritta sull’impianto di depurazione la cui messa in esercizio è affare che a livello progettuale affonda le radici nella storia del secolo scorso.
«Erano gli Anni Novanta del Novecento – recita un compassato ma affilato Marchetti – quando si iniziò a promettere l’impianto di depurazione a servizio del comune di Minucciano. Ebbene: quei 1500 abitanti lo aspettano ancora. Frattanto però – prosegue – leggo di convenzioni per finanziare ciclopiste e valorizzare l’area attorno al Lago di Gramolazzo. Ma è come mettere la polvere, in questo caso i liquami che a oggi scaricano nello specchio d’acqua, sotto il tappeto della propaganda Pd. Di convenzioni son piene le fosse, io voglio capire a che punto siamo coi servizi».
Dunque ecco l’atto, con il Capogruppo di Forza Italia che ricostruisce brevemente la vicenda depuratore: «Il Comune di Minucciano – si legge nell’interrogazione – lavora ormai dagli Anni Novanta del secolo scorso all’attivazione di un impianto di depurazione che sollevi le acque del Lago di Gramolazzo dagli scarichi diretti delle fognature, liquami e altri residui. L’impianto, oggetto nei decenni di cospicui investimenti e atteso dai 1500 abitanti che si propone di servire, ha attraversato più titolarità di gestione a partire da Se.Ver.A. Acque all’attuale Gaia SpA. Il 9 maggio 2018, proprio il gestore Gaia SpA ha annunciato l’attivazione a pieno regime del depuratore sul Lago di Gramolazzo per l’anno 2020, ovvero a conclusione dei lavori di rifacimento della rete fognaria che attualmente risulterebbe scaricare o per dispersione, o direttamente nelle acque del Lago».
Donde la perplessità di Marchetti: «In quel lago la gente ci fa pure il bagno… e qui stanno dietro alle convenzioni per le biciclette… eccolo qui, il frutto delle amministrazioni e dei governi regionali di sinistra».
Ecco quindi i quesiti che l’esponente di Forza Italia, coordinatore provinciale degli Azzurri a Lucca, rivolge alla Regione a cui domanda «se confermi il cronoprogramma per la piena attivazione del depuratore del Lago di Gramolazzo per come espressa in narrativa», ovvero al 2020, e «se siano frattanto affidati ad Arpat controlli e campionamenti sullo stato delle acque di quel bacino ed eventualmente con quali esiti soprattutto alla luce dell’attività di balneazione praticata da visitatori e turisti in quelle stesse acque».
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