Mercatone Uno: il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti porta nell’aula dell’Assemblea toscana la vertenza che fa tremare i dipendenti dei punti vendita rilevati da Cosmo, il gruppo di Giulianova in provincia di Teramo che col suo marchio Globo vende abbigliamento e accessori. Marchetti aveva presentato una mozione già all’indomani dell’incontro in cui, il 21 maggio scorso, al Ministero per lo sviluppo economico erano state definite le cessioni dei punti vendita in tutta Italia e dunque anche in Toscana. Il dibattito in aula sulla mozione Marchetti sarà, salvo sorprese, affrontato nella mattinata di mercoledì 6 giugno.
Nella nostra regione come altrove, a preoccupare è il futuro dei punti vendita rilevati da Cosmo perché è lì che si dovranno cambiare sia il marchio – rilevato invece da Shernon Holding, l’altro acquirente che ha rilevato la maggior parte della rete di vendita di Mercatone uno assicurando continuità di settore e brand – sia la linea di vendita.
Ebbene: tra i punti vendita in questa situazione di maggiore incertezza ci sono quelli di Lucca, Altopascio e Colle Val d’Elsa. Ma sono in particolare i 50 dipendenti del punto vendita di Altopascio ad apparire stretti in una morsa irrisolvibile: ad aggravare la loro posizione, infatti, ci sono i vincoli contrattuali presenti nell’atto di locazione. Qui si prevede da un lato il divieto di subaffittare, dall’altro quello di vendere in quel sito abbigliamento o comunque tessile a qualunque titolo. Proprio la linea d’elezione del marchio Globo, ovvero del nuovo acquirente Cosmo che probabilmente ha rilevato il punto vendita essendo del tutto ignaro di trovarsi in condizione di non potervi operare.
E’ un rebus, e Marchetti vuole che la Regione si impegni «ad attivarsi presso tutte le sedi opportune e con gli interlocutori coinvolti nella cessione per accertare a quali eventuali ricadute andranno incontro in Toscana i punti vendita di Mercatone Uno e i loro dipendenti a seguito dell’operazione di vendita così come presentata il 21 maggio scorso» e «ad adoperarsi mettendo in campo ogni sua prerogativa e competenza per assicurare la piena tenuta occupazionale dei dipendenti Mercatone Uno operanti in Toscana, in particolare per quanto riguarda quelli di Altopascio, Lucca e Colle Val d’Elsa interessati da cambio di marchio e linea di vendita».
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