«No a trattare i Musei Nazionali lucchesi di Villa Guinigi e Palazzo Mansi da Cenerentole di Toscana, come con la loro esclusione dal circuito promozionale #domenicalmuseo del Mibact. Con questo andazzo negli ultimi dieci anni abbiamo perso 6.993 visitatori. La Regione si adoperi in ogni sede per invertire la tendenza»: a parlare così è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, che questa posizione la traduce oggi in una mozione specifica sui due siti museali statali della città di Lucca.
L’iniziativa – con cui il capogruppo azzurro punta a impegnare l’organo di governo toscano ad attivarsi presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo (Mibact) e in Conferenza Stato-Regioni per assicurare pari valorizzazione al patrimonio artistico-culturale di tutta la Toscana, questione che però ormai da anni travalica i confini regionali – nasce dalla chiusura, anche ieri, dei due musei statali lucchesi. «Proprio sabato, al termine delle manifestazioni per la ricorrenza del 2 giugno, mi sono trovato in imbarazzo davanti ad alcuni turisti che mi chiedevano come mai uno dei due musei fosse chiuso». Beh, in realtà Villa Guinigi e Palazzo Mansi lunedì, domenica e festivi sono sempre chiusi. Ieri 3 giugno, però, come ogni prima domenica del mese era il giorno dell’iniziativa del Mibact #domenicalmuseo, che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei e nelle aree archeologiche statali proprio come forma di promozione alla cultura e incentivo alla sua fruizione. Ma allora, perché a Lucca no? «Sono andato a verificare sulla pagina dedicata del sito ministeriale – spiega Marchetti – e Lucca non figura nell’elenco delle province che ospitano i musei visitabili. Nel segmento dedicato alla Toscana, Lucca in pratica non esiste. Cancellata».
La scorsa dei dati statistici relativi ai musei nazionali di Lucca per Marchetti colma la misura: «Negli ultimi dieci anni di rilevamento effettuato dall’ufficio statistiche del MIBACT – si legge nel suo atto – il numero di visitatori totali accolti dai due Musei Nazionali presenti a Lucca è sceso dai 25.615 visitatori totali del 2007 ai 18.622 visitatori totali del 2017 (ultimo anno di rilevamento), con perdita di flusso di visitatori pari a 6.993 unità».
Che Villa Guinigi e Palazzo Mansi patiscano un’annosa carenza di personale non è una novità. Né Lucca può dirsi un caso isolato. Però un caso peculiare ecco: quello sì. «La causa di tale esclusione, e della conseguente chiusura al pubblico di tali siti museali, risiederebbe nella carenza di personale che affligge Musei Nazionali in tutta Italia ma che a Lucca, dove ne esistono solo due, implica l’inaccessibilità all’intero sistema museale statale». L’appetibilità per i turisti affezionati alle città d’arte cola a picco, con riflessi su tutta l’economia si settore.
E allora Marchetti non ci sta: «Lucca non è la Cenerentola di Toscana e la Regione deve essere in prima linea nel rivendicare pari dignità a ogni suo spicchio di territorio e ad ogni sua attrattiva». La mozione di Forza Italia impegna dunque la giunta regionale «ad intervenire, per quanto di sua competenza, presso il Mibact affinché i due Musei Nazionali di Villa Guinigi e Palazzo Mansi siano inseriti nel circuito #domenicalmuseo» e, «vista l’esigenza ormai sovraregionale di implementare gli organici presso i Musei Nazionali, in Toscana attrattiva imprescindibile per i turisti di ogni parte del mondo, a promuovere presso la Conferenza Stato-Regioni l’attivazione di iniziative strutturali volte al positivo superamento del problema».
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