«La persona me l’ha raccontato per filo e per segno: quando si è sentita dire che il primo appuntamento disponibile per la visita pneumologica era a marzo 2021 a Pisa, all’ospedale di Cisanello, è rimasta… senza fiato! Facile battuta, eppure qui c’è poco da scherzare. Il malato, della provincia di Lucca, soffre di enfisema. Come può aspettare più di un anno ed essere per giunta costretto a un autentico tour sanitario? Questa non è cura»: ad affermarlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
Proprio a lui il paziente si è rivolto dopo aver appeso il telefono col Cup, inoltrandogli copia dell’impegnativa rilasciatagli il 14 febbraio per visita pneumologica con prove di funzionalità respiratoria (Pfr) e diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio (Dlco). «Enfisema polmonare», è la motivazione scritta dal medico.
La persona ha tentato di prenotare telefonicamente la prestazione. E questo il racconto scritto via sistemi di messaggistica a Marchetti: «Ospedale di Cisanello, prima data disponibile per la visita: marzo 2021… dopo ben 4 telefonate di circa 20 minuti l’una per parlare con un operatore…».
Il Capogruppo di Forza Italia attacca: «Ecco lo stato della sanità toscana: un sistema che si professa pubblico, che comprime allo sfinimento il rapporto convenzionale col privato ma che di fatto nega l’accesso alle prestazioni in tempi ragionevoli in regime pubblico. Al malato di questa come di troppe altre storie di liste d’attesa impossibili, cosa resta? L’intramoenia, con maggior guadagno per il sistema sanitario regionale. Ma così è una pantomima. La verità è che la sanità toscana pubblica non cura se non pagando… il pubblico. Questo marchingegno architettato da Pd e sinistre regionali che lo hanno affinato negli anni altro non è la negazione di un diritto fondamentale delle persone che pagano tasse e ticket. A maggio finisce. Con Forza Italia e il centrodestra è possibile».
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