«Sulla qualità della vita Lucca in un solo anno arretra di 11 posizioni, passando dal 43° al 54° posto tra le province italiane. Ma ciò che veramente fa impressione è il tonfo sul cluster Ambiente e Servizi, con un crollo dal 18° al 67° posto tra il 2018 e il 2019. I 20 punti in meno di giustizia e sicurezza sono in parte collegati anche a questo, ma di certo complessivamente minano la fiducia di cittadini e imprese»: ad analizzare i dati sulla provincia di Lucca ricavati dall’indagine annuale sulla Qualità della Vita stilata dal Sole24Ore è il Capogruppo regionale di Fi Maurizio Marchetti.
«Leggo una situazione di preoccupante declino – esamina – specificamente su materie per le quali ha voce in capitolo preponderante la Regione. Il che, in Toscana, storicamente significa Pd e sinistre. Rifiuti, depurazione, qualità dell’aria, rete infrastrutturale, offerta di trasporto pubblico su gomma e ferro… sono tutte materie su cui più e più volte abbiamo richiamato l’attenzione del governo regionale. Evidentemente con ragione, dato il precipizio imboccato da Lucca secondo i dati Sole24Ore. Si è fatto poco, e spesso quel poco lo si è fatto tardi e male. Questo il risultato».
Ed ecco i dati: «Se nel 2019 Lucca svetta sulla raccolta differenziata piazzandosi al 7° posto sullo scenario nazionale – osserva Marchetti riguardo agli indicatori del cluster Ambiente e Servizi, il più critico di tutti con un crollo di ben 49 posizioni nell’ultimo anno – ecco che per produzione pro capite di rifiuti urbani è 92esima provincia italiana. Il 61° posto per qualità dell’aria si combina col 74° posto in classifica per consumo di farmaci per asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). Questo perché, come abbiamo più volte evidenziato, sulle emissioni in atmosfera in particolare di pm10 non si interviene a sufficienza. In particolare mancano infrastrutture alternative al perimetro cittadino e alle strade provinciali, per quanto concerne soprattutto la Piana, mentre resta arretrata l’offerta di mobilità dedicata specificamente alle merci. Non a caso sull’offerta di trasporto pubblico Lucca è 72esima, e di conseguenza 74esima per numero di utenti dello stesso. Ferro, gomma: manca ogni tipo di offerta utile all’abbattimento degli inquinanti dell’aria che nella nostra provincia sono rilevati costantemente come fuori norma. Male anche sulla capacità di depurazione, che vede l’area provinciale 97esima in Italia. La Versilia che si tura il naso estate e inverno ne sa ben qualcosa, ma anche il resto della rete di depurazione non brilla di certo».
In parte collegato alla grave carenza per Ambiente e Servizi è secondo Marchetti lo scivolamento dal 53° al 73° posto di Lucca sul cluster Giustizia e Sicurezza: «Se vado a controllare i dati disaggregati per indicatore – riflette – non posso non rilevare come alla carenza infrastrutturale e di trasporto pubblico registrata per Ambiente e Servizi si leghi probabilmente il 98° posto della provincia per incidenti stradali. Quanto a criminalità, l’indice totale dei delitti denunciati colloca Lucca in 88esima posizione su 107 province oggetto dell’indagine, ma la posizione precipita a quota 98 per furti in abitazione che sono il sintomo di uno scarso controllo del territorio e l’esito anche di certo buonismo accogli-tutti con cui la sinistra ha approcciato tematiche complesse come l’inclusione sociale. A Ponte a Moriano sta replicando questo fallimentare modello. Ancora, siamo 84esimi per estorsioni e 82esimi per truffe e frodi informatiche. La Lucca serena che conoscevamo non esiste più: l’indice di litigiosità ci colloca al 74° posto. Ma è chiaro: maggiore è l’insicurezza reale e percepita, minore è la fiducia di cittadini e imprese. Tutto concorre a indebolire il nostro territorio».
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