«Giù le forbici, e le delibere, dai letti dedicati all’oncologia dell’ospedale della Versilia. Le patologie tumorali sono un settore troppo delicato, ed è giusto l’accento che sull’eliminazione di quei letti a favore della medicina interna pongono i medici, perché quello è il tasto più dolente di tutto il progetto imbastito dalla Asl»: a rilanciare le preoccupazioni sull’impianto di riorganizzazione dell’ospedale della Versilia deliberato nei giorni scorsi da parte della Asl Toscana Nord Ovest è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
Non è la prima volta che il Capogruppo azzurro in Regione critica con durezza l’operazione: «Impossibile fare diversamente – spiega – dal momento che si tratta di un meccanismo elaborato nel nome degli indici di performance. Dati, numeri: e le persone, pazienti e professionisti della sanità, restano come sempre indietro. L’idea mi pare sia quella che con più letti di medicina interna si possano migliorare i tempi di permanenza in pronto soccorso e poi quelli di degenza media. Ma è una sfida in cui a perdere sono i malati e chi li cura. In realtà, infatti, quell’aumento è un effetto ottico: mentre la coperta-letti si tira in là, restano poi del tutto scoperti settori delicati tra i più delicati come quello dell’oncologia. E siamo seri: attivare 4 letti di oncoematologia mentre se ne perdono 11 di degenza oncologica non può essere una rassicurazione per pazienti tanto fragili». Almeno, osserva Marchetti, ci fosse una rete di cure territoriali adeguata: «Niente, non c’è nulla in Versilia che possa supplire alla perdita di quei letti. I pazienti restano senza rete. Poi c’è il punto di vista dei professionisti – prosegue – che vedono svilite le loro vocazioni e preparazioni specialistiche».
Il capogruppo regionale di Forza Italia è in pena per lo stato del sistema salute non solo versiliese, ma regionale: «Davanti a operazioni come quella pensata per l’ospedale Versilia, che impoverisce qualiquantitativamente l’offerta di salute nel presidio di riferimento per l’area costiera, e pensando alle limitazioni che il governatore Rossi vorrebbe imporre al libero esercizio professionale non solo extramoenia per i nuovi assunti, ma anche intramoenia per chi già c’è con il calmieramento delle tariffe… Ebbene: se osservo lo scenario completo, cresce il timore di una fuga dei camici bianchi le cui capacità in Toscana sono irrinunciabile punto d’eccellenza e attrazione anche per pazienti delle altre regioni. Noi tutto questo andando avanti così lo perderemo. Siamo disposti? Noi no».
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