«Scongiurare il rischio di una vita a elastico per i nostri studenti e per le loro famigli già provati dalla fase di lockdown con la didattica a distanza. Prendiamo atto che Pd e sinistra di governo non sono stati in grado di ottenere il personale scolastico indispensabile, e moduliamo la riapertura in modo da evitare lo stop & go nei ritmi di vita che orbitano attorno all’universo scolastico»: lo chiede il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali.
«In questi anni la Regione Toscana guidata da Pd e Iv in Conferenza Stato-Regioni è stata coordinatrice nel settore scuola e formazione – ricorda Marchetti – ma evidentemente il suo peso specifico e la capacità di incidere rispetto a un governo ‘suo’ sono stati insufficienti. Abbiamo ottenuto non più del 40% del personale richiesto al ministro per arrivare alla riapertura dell’anno scolastico in maniera ottimale, e oggi apprendo che in provincia di Lucca possiamo contare solo sull’85% del personale destinato al ‘contingente covid’. Un autentico fallimento».
Marchetti teme per la stabilità dei bambini e dei ragazzi: «La tenuta del sistema scolastico lucchese è appesa a un filo tra spazi mancanti – esamina Marchetti – banchi non ancora arrivati, trasporti affidati alla Provvidenza e una precarietà del corpo docente che nella nostra provincia arriva alla metà. Il rischio è che i nostri figli e nipoti e le loro famiglie siano esposti a una vita ‘a elastico’ con degli stop & go sulla didattica tra distanza e presenza calibrati non sulla giornata ma quasi. Bisogna evitarlo. Tutti noi in questa fase sentiamo il bisogno di stabilità, ma ai nostri ragazzi più che mai va assicurata la serenità necessaria per poter imparare in sicurezza e certezza nei ritmi di vita. Qui invece Pd e sinistre navigano a vista».
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