«Avete promesso scuole nuove entro il 2020, che è tra due mesi, e invece oggi candidamente ammettete che i fondi per la stipula dei mutui Bei con cui si dovrà procedere ai progetti e poi alle ristrutturazioni o sostituzioni edilizie sono ancora bloccati per lo stallo sullo schema-tipo di contrazione dei mutui stessi presso il ministero. Io lo sapevo. Lo sapevo al punto che nella prossima seduta di Consiglio regionale porto una mozione per chiedere alla Regione di istituire un fondo di rotazione che faccia da anticipo di cassa per gli enti locali consentendo loro di procedere alle progettazioni. Così, non appena i mutui si sbloccheranno si sarà pronti ad andare a gara senza perdite di tempo. Debbo però sottolineare la vostra inerzia. Eppure nel nostro territorio provinciale dalla Versilia alle montagne dell’entroterra, passando per la città, tra Provincia e Comuni sono attesi 64.350.939,75 euro»: così Maurizio Marchetti che ieri, nella sua qualità di Consigliere provinciale di Alternativa civica di centrodestra (Acc), ha ricevuto in aula a Palazzo Ducale la risposta all’interrogazione innescata dagli annunci con cui nel giugno scorso proprio la Provincia di Lucca asseriva, ricorda Marchetti, che per il 2020 le scuole sarebbero state a posto.
«Era evidente che non fosse così», sottolinea Marchetti che sta seguendo la questione anche nella sua altra veste istituzionale, quella di Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Toscana: «Da maggio sappiamo che i fondi sono bloccati e non si sa fino a quando», ricorda Marchetti. «Per questo motivo – continua – l’annuncio da parte della Provincia di Lucca di scuole versiliesi riqualificate e contente nel 2020 appariva francamente piuttosto in libertà. Ma fermi non sono soltanto Marconi e Stagi in Versilia i cui studenti sono stati di fatto ‘esodati’ dai loro istituti, bensì anche tante scuole cittadine con capofila il Paladini-Civitali le cui classi sono alloggiate in container il cui futuro si prospetta tutt’altro che provvisorio. Che la sinistra abbia almeno il coraggio di dire la verità».
Dal problema, Marchetti però ha la proposta e la porta avanti in Regione: «Nella prossima seduta di Consiglio regionale ho iscritto all’ordine del giorno una mozione in cui impegno la Regione ad attivare un fondo di rotazione che costituisca un anticipo di cassa per consentire agli enti locali di avviare le procedure di progettazione. La legge infatti prevede, a seconda dell’operazione da fare, 180 o 365 giorni di tempo. Il calendario scorre, ma i soldi non ci sono. Rischia di saltare il banco. Questa intercapedine normativa va superata. Una volta che lo schema-tipo sarà validato dal Mef, la Regione stipulerà il mutuo e rientrerà dei fondi anticipati, ma intanto Province e Comuni avranno potuto mettere in moto i meccanismi e saranno in condizione di rispettare i tempi. La mia preoccupazione è per i ragazzi che quotidianamente si recano in ambienti da risanare, e quindi malsicuri, oppure lontani, oppure precari modello case dei Tre Porcellini. Rimediare deve essere la priorità di tutti, a qualunque costo».
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