«Cura del ferro per il trasporto merci fra Lucca e Piana con la creazione di un sistema che preveda la rivitalizzazione dello scalo merci oggi in disuso dell’ex Molino Pardini a San Pietro a Vico: in attesa degli indispensabili assi viari, ma anche in seguito, questa è la proposta di Forza Italia contro il logorìo del traffico pesante di oggi e di domani». La proposta arriva decisa da casa azzurri per bocca del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti (coordinatore provinciale del movimento a Lucca) e del Consigliere comunale di Forza Italia a Capannori Daniele Lazzareschi.
«Acquisire al pubblico e rimettere in servizio lo scalo merci di San Pietro a Vico sarebbe l’uovo di Colombo – spiegano i due esponenti di Forza Italia – che andrebbe a conciliare una varietà di esigenze: quella di dotare Lucca e la Piana di un sistema rotabile su cui movimentare merci fra il capoluogo provinciale e Capannori come verso la Garfagnana, quello di sollevare il viale Europa e in particolare Marlia con via dei Masini e via del Fanuccio dal traffico pesante che attualmente vi si riversa con gran disagio per gli abitanti, e quello di regalare alle imprese che si vanno espandendo proprio lì attorno una opportunità in più per crescere e generare economie».
Il punto di vista di Forza Italia non fa una grinza: «Le esigenze di mobilità di oggi – incalzano Marchetti e Lazzareschi – non sono paragonabili a quelle di mezzo secolo fa. Men che mai lo sono quelle del futuro. Le strade, però, sono ancora quelle di 50 anni fa quando il traffico era ben minore per flussi e portata. Attualmente Marlia è attanagliata da traffico anche pesante e smog, e con lo sviluppo industriale in atto il problema non potrà che acuirsi. Ma che le aziende della zona crescano è un bene. Anzi: dobbiamo dare loro gli strumenti anche infrastrutturali per poterlo fare, pensando nuove modalità di trasporto. In questo senso lo scalo merci in disuso a San Pietro a Vico appare un’occasione sprecata», scuotono il capo Marchetti e Lazzareschi che proprio qualche giorno fa si sono recati in sopralluogo al binario dell’ex Molino Pardini».
«Da quello scalo, che oltretutto renderebbe la stazioncina locale più vissuta e sicura, le merci sarebbero in pochissimo tempo a quello del Frizzone a Capannori, pronte per essere caricate su gomma e imboccare l’autostrada. Su San Pietro a Vico si potrebbe incardinare insomma gran parte del trasporto merci che circola attualmente su strada nel nostro territorio, sollevandolo da rumore, inquinamento, vibrazioni che talvolta hanno danneggiato anche le abitazioni». Bisogna volerlo: «Certo è difficile aspettarsi un simile scatto di volontà da parte di un Pd che a Capannori con Menesini tiene la città isolata rispetto alle infrastrutture per star dietro alle beghe di partito. Qui c’è da ragionare sinergicamente in logica d’area e con Capannori al centro. Per farlo c’è da cambiare le teste, le prossime amministrative saranno l’occasione per farlo e scegliere il buon governo di Forza Italia e del centrodestra», concludono Marchetti e Lazzareschi.
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