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LUCCA: Versilia, 97enne dimessa dal pronto soccorso senza avvertire i parenti. Marchetti (FI): «Episodio increscioso, troppa pressione su pochi sanitari»

Dimessa e indirizzata presso la propria residenza anagrafica senza che lì ci fosse nessuno ad attenderla: è capitato a una donna di 97 anni affetta da demenza senile giunta qualche ora prima al pronto soccorso dell’ospedale della Versilia in ambulanza e con la nipote a seguito. La nipote era lì ad aspettare notizie in sala d’attesa dopo essersi presentata sia in accettazione che ai sanitari del pronto soccorso. Aspetta un’ora e aspetta due, quando è andata a domandare dell’anziana parente ha scoperto il guaio: era stata rispedita via senza avviso, in una casa – la sua – ormai disabitata.

La vicenda è rimbalzata sulle cronache locali e, da lì, sui banchi della giunta regionale con un’interrogazione del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: «Proprio pochi giorni fa il direttore generale della Asl Toscana Nord Ovest Maria Teresa De Lauretis si è recata nell’ospedale della Versilia per rassicurare su nuovi ingressi in organico e buona salute dell’attività ospedaliera e di pronto soccorso, promettendo da settembre 10 nuovi letti nell’area medica per smaltire i ricoveri dal reparto d’emergenza più velocemente. Beh: non vorremmo che nell’ansia di abbassare tempi di permanenza in pronto soccorso, che secondo i dati forniti dalla stessa Asl arrivano fino a 8 ore nell’84,16% dei 79.015 accessi verificatisi nel 2017, si dimettessero le persone così alla bell’e meglio. Soprattutto quelle in condizione di maggior debolezza come l’anziana paziente di questo episodio».

Ecco dunque il perché dell’interrogazione a cui Marchetti chiede dalla giunta regionale risposta scritta chiedendo se non reputi «incresciose le modalità di dimissione della paziente 97enne senza informazione dei familiari in sala d’attesa», se non ritenga «che tale episodio sia riconducibile al crescente flusso di accessi al pronto soccorso dell’Ospedale della Versilia» e «all’esigenza aziendale di abbassare i tempi di permanenza dei pazienti in pronto soccorso», infine «quali misure siano alle viste per scongiurare il ripetersi di simili episodi disfunzionali che, nel caso specifico, hanno messo seriamente a repentaglio il benessere dell’anziana paziente».

«Il sistema della sanità regionale – osserva il Capogruppo di Forza Italia – non può pensare di reggersi soltanto sull’abnegazione dei sanitari messi sotto pressione crescente da carichi di lavoro in aumento. Servono misure concrete e tempestive per aiutarli a lavorare in maggior serenità e con minore stress, altrimenti poi le conseguenze si ripercuotono sugli utenti».

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