«Per la ristrutturazione dell’ex Collegio Colombo e dunque per l’istituto alberghiero Marconi a Viareggio non si prospettano tempi né brevi né certi. Se è vero che le due sedi del Marconi e lo Stagi di Pietrasanta hanno recentemente ottenuto un miglior posizionamento nella graduatoria triennale regionale per gli stanziamenti, è vero purtroppo anche che quei soldi materialmente non ci sono e non si sa quando ci saranno. A farmelo sapere è la giunta regionale toscana in risposta a una mia interrogazione come Capogruppo regionale di Forza Italia. Leggo però da parte della Provincia grandi proclami per le opere da realizzarsi nel 2020, e allora ho pensato di intervenire anche come Consigliere provinciale a Lucca con un’interrogazione al Presidente della Provincia in cui domando se abbia contezza del reale stato delle procedure e come si figuri, al di là del proclami, di rispettare l’orizzonte temporale annunciato per le ristrutturazioni. La protocollo domattina»: a parlare così è il Consigliere provinciale di Alternativa civica di centrodestra (Acc) a Lucca Maurizio Marchetti. A lui – Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – la materia è nota. L’ha seguita fin dalla sua alba, l’anno passato, e ha continuato ad interessarsene.
Proprio il 29 maggio scorso l’assessore regionale di settore Cristina Grieco gli ha esposto il punto della situazione, uno stallo in sostanza, sui finanziamenti che anche l’istituto Marconi attende insieme alle altre scuole versiliesi entrate nella graduatoria: «La faccenda è questa qui», spiega Marchetti. «Quando la Provincia di Lucca asserisce che i progetti per Marconi e Stagi sono ammessi a finanziamento, dice una cosa vera. Quando dice che l’autorizzazione a spenderli esiste, dice una cosa vera. Quando dice “nel 2020” però non lo so se dice il vero, perché quei soldi in realtà non sono disponibili. I mutui non sono ancora stati contratti e non si sa quando le Regioni potranno stipularli. A tenere tutto il sistema in ostaggio è la mancanza di validazione ministeriale, da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, allo schema-tipo che le varie Regioni, Toscana compresa, dovranno utilizzare per contrarre i mutui. No schema-tipo, no mutuo. E di conseguenza no soldi. L’annuncio da parte della Provincia di Lucca di scuole versiliesi riqualificate e contente nel 2020 appare francamente piuttosto in libertà. Per questo ho presentato la nuova interrogazione da Consigliere provinciale quale sono, allegandovi la nota dell’assessore regionale».
Quella nota è chiara: «Il Decreto [quello ministeriale 87/2019 con cui si autorizzavano le regioni all’utilizzo dei contributi relativi all’annualità 2018, ndr] prevede che il perfezionamento delle operazioni in esso previste avvenga mediante la stipula di un contratto di mutuo che le Regioni devono stipulare con Cassa Depositi e Prestiti sulla base di uno schema tipo, il quale deve essere sottoposto al preventivo nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze da parte del Miur».
«Ad oggi – scrive la Regione a Marchetti – detto schema tipo di contratto di mutuo non ha ancora ricevuto il nulla osta del Ministero dell’economia e delle finanze». Non è dato prevedere fino a quando: «Per quanto sopra esposto – conclude la giunta – è pertanto difficile prevedere la tempistica per l’effettiva entrata nella disponibilità […] del contributo assegnato».
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