«Perché io posso andare a prendere un autobus ovunque e in qualunqe momento mi salti il ghiribizzo o mi si presenti la necessità, e invece una persona con problemi motori oppure in carrozzina invece deve prenotare assistenza 36 ore prima con moduli e contromoduli con l’azienda che si riserva anche di rifiutare il servizio? Così CttNord penalizza fortemente i disabili. E sulla questione delle pensiline omologate alla salita e discesa del diversamente abile a mio avviso la giusta prospettiva non è se siano poche o tante: tutte devono essere accessibili a tutti, e ritengo che i fondi Ue in arrivo debbano essere utilizzati anche per rendere veramente pubblico un servizio di trasporto che al momento è per molti, ma non per tutti. E questo non è da paese civile»: l’affondo arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti a seguito delle segnalazioni delle associazioni di disabili sul mancato incremento delle pensiline omologate per accoglierli nel territorio della Versilia.
«Le fermate accessibili sono 63, particolarmente concentrate tra Camaiore e Viareggio. Ma io – insiste Marchetti – voglio chiarire un punto, ed è che nessuna persona deve essere costretta ad andare col lanternino in cerca di una fermata adatta. Tutte le fermate devono essere adatte tanto a me quanto a chiunque altro, e la mobilità deve rappresentare un diritto di tutti».
Marchetti analizza la carta dei servizi 2020 che CttNord ha messo in rete anche per la Versilia con dati aggiornati al 26 marzo scorso: «Ebbene – ripercorre il Capogruppo regionale di Forza Italia nonché Coordinatore provinciale degli Azzurri lucchesi – a pagina 93 il paragrafo dedicato ai Servizi attrezzati per disabili impone procedure poco adeguate a una carta dei servizi degna di questo nome. Per poter prendere un autobus, infatti, una persona a mobilità ridotta deve intanto cercarsi la fermata giusta e poi l’azienda scrive: “Il fruitore del servizio è tenuto a prenotare l’assistenza con almeno 36 ore di anticipo rispetto alla data e ora prescelte, mediante una delle due opzioni seguenti: a. Compilando direttamente sul sito web della società il format predisposto; b. Telefonando al numero uno dedicato recentemente predisposto 050.884080”. Un disagio unico, che per di più non garantisce nemmeno di ottenere il servizio. Lo scrive ancora CttNord subito dopo: “I settori aziendali preposti prendono in carica la richiesta, ne valutano la fattibilità e contattano il richiedente per confermare la erogazione del servizio o meno”».
Secondo Marchetti: «Se io fossi una persona con mobilità ridotta mi sentirei talmente umiliato da una simile condizione che rinuncerei. E forse non sarei il solo, dato che ancora la carta dei servizi a pagina 38 ci dice che per tutto il 2019 non è stato effettuato nemmeno mezzo servizio ai disabili. Segno che nessuno, e comprensibilmente, si può assoggettare a procedure che limitano ulteriormente la capacità di muoversi di tante persone. Ciascuno di noi, domani, potrebbe trovarsi in situazione di mobilità ridotta banalmente fratturandosi una gamba. Capita. E lo domando a ciascuno: trovereste accettabile affrontare una trafila del genere per recarvi al controllo in ospedale con la carrozzina con un bus cui avete diritto? Io no. Alla sinistra di governo regionale che sin qui non ha saputo incidere lasciando indietro le persone dico: andate a casa, lasciate governare Forza Italia e il centrodestra. Potrete riprenotare il vostro strapuntino 36 mesi prima delle regionali che si terranno tra cinque anni. Vi ricontatteremo per dirvi se accettiamo o no di concedervelo».
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