«I balneari versiliesi hanno appena faticosamente avviato una stagione nel regime dei minimi e ora si ritrovano con le spiagge invase dagli sfalci che il Consorzio di bonifica non ha rimosso dopo aver ripulito i fossi. I balneari pagano fior di contributi, non certo per ritrovarsi come sempre a essere l’ultimo anello della catena alimentare economica eh… così non va bene, chiedo per loro l’abbattimento della tassa. I Consorzi devono rimuovere i loro materiali di risulta, non lasciarli dispersi a giro»: lo scatto è del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che stamani ha dovuto suo malgrado verificare lo stato degli arenili versiliesi, documentato fotograficamente.
«Sono sconcertato», afferma Marchetti che di Forza Italia è anche Coordinatore provinciale lucchese. «La pioggia ha gonfiato i fossi, soprattutto quelli dell’Abate e di Motrone. I flussi delle acque hanno portato a mare i cumuli di materiale di sfalcio che evidentemente i Consorzi di bonifica avevano lasciato a margine. Le correnti marittime li hanno ribattuti sostanzialmente nei denti ai balneari, riportandoli a invadere la spiaggia con cumuli vistosi anche a riva. Quello non è lavarone – attesta Marchetti – o comunque non solo. Lì c’è dell’erba e altro materiale non certo di origine marina».
Marchetti incalza: «Ora basta. I balneari non possono essere sempre gli ultimi. Visto che i Consorzi non puliscono dove lavorano, allora si abbattano i contributi per i titolari degli stabilimenti che stamani, di venerdì e quindi a ridosso del fine settimana, si sono ritrovati con montagne intere di prato molle da ripulire. Documentazione fotografica del danno e, alla prossima cartella, abbattimento a conguaglio. Ma che, si scherza? Si puliscono i fossi e il pattume va a chi viene dopo? E’ un effetto domino inaccettabile, oltre che irresponsabile. Le ripuliture si fanno ad arte, dallo sfalcio alla rimozione del materiale».
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