Peggio di chi mente c’è solo chi mente sapendo di mentire. Ancor peggiore poi è chi consapevolmente usa la mistificazione e la falsità per calcolata strumentalizzazione.
Dopo la pubblicazione del video della giudice alla manifestazione si sono sollevati all’unisono opposizione e magistratura associata. I primi per pochezza argomentativa ed i secondi per la consueta difesa di casta. La cosa in sé è ormai un’abitudine e non ci meraviglia affatto. Sono gli argomenti utilizzati che provocano legittima indignazione. Si cerca di arrampicarsi sugli specchi nel difendere l’indifendibile opponendo fragili accuse di ritorno: si grida allo scandalo per l’indebita intromissione nella vita privata e si insinuano maliziose illazioni sulla registrazione e sull’invio della stessa ad esponenti della maggioranza. Come se non si sapesse che nell’era dei social tutto viene fotografato e videoregistrato. E rimane eternamente fissato nella memoria informatica. Basta una semplice ricerca per rispolverare ricordi postati a suo tempo. Senza troppo affannarsi, esplorando profili pubblici o di familiari. Come quello del marito della giudice in oggetto, con tanto di post offensivi e like della predetta.
Avv. Eros Baldini Responsabile Dipartimento Giustizia Toscana per Forza Italia
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