Dichiarazione dell’on. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera: “Il “contratto” di governo siglato fra M5s e Lega si rivela per quello che è: un inganno elettorale il cui costo sociale viene sanzionato senza appello in sede europea. L’inganno è nella natura stessa del contratto: esso infatti si è limitato a sommare le promesse fatte in campagna elettorale senza curarsi di verificare la loro compatibilità finanziaria. La Lega proponeva, insieme al centrodestra, un drastico taglio delle tasse, ma non aveva messo in conto, per unirsi al M5s, che avrebbe dovuto moltiplicare l’impegno finanziario accettando più sussidi pubblici, due promesse destinate a fare a pugni fra di loro e che possono stare insieme solo a prezzo di scassare i conti pubblici.
La lettera indirizzata al ministro dell’economia Giovanni Tria e firmata dal vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e dal Commissario Pierre Moscovici, ha messo in luce la malafede del governo che approvò, al Consiglio europeo del 28 giugno, e votò poi per l’adozione il 13 luglio 2018, le raccomandazioni rivolte a tutti i Paesi sulla necessità di rispettare i vincoli del Patto di Stabilità e crescita. Il presidente del Consiglio e il ministro del Tesoro erano dunque al corrente, al momento di dare il via libera al rapporto deficit-Pil al 2,4% per il 2019, che venivano così deliberatamente violati gli impegni assunti e sottoscritti in sede europea.
Quando si parla di affidabilità di un governo e di credibilità del Paese ci si riferisce esattamente alla coerenza con cui quel governo di quel Paese sa tener fede e onorare gli impegni assunti con altri Paesi. Ora il governo gialloverde si è messo, con le proprie mani, davanti al bivio: o si mantengono le faraoniche spese promesse agli elettori, e si accettano le inevitabili sanzioni dell’Europa; oppure svelano l’inganno agli elettori e tornano con i piedi per terra. La Lega è in tempo per tornare alla coerenza mostrata in campagna elettorale: la flat tax, cavallo di battaglia del centrodestra, da applicare senza aggravi del bilancio pubblico e nel rispetto degli impegni con l’Europa. Diversamente, si scrive un’altra storia”.
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