Dichiarazione dell’on. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera: “La manovra che sta emergendo in queste ore, a puntate, come un feuilleton dell’Ottocento, porta nuovo debito e recessione. Della crescita, tanto auspicata a parole, non c’è neppure l’ombra. Questa manovra è la bandiera bianca alzata dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, sul cui ruolo di custode degli equilibri di finanza pubblica avevano tutti riposto qualche speranza.
Il suo ruolo di garante ha subito una metamorfosi inquietante. Di fatto, Tria garantisce oggi che seguendo il percorso inverso a quello da lui sostenuto e difeso, si raggiungono gli stessi risultati, forse anche migliori. Come questo sia possibile, solo Tria lo sa. La manovra porta in ogni caso recessione perché alla crescita sono destinate poche briciole. Del resto, da un governo intenzionato a bloccare ogni forma di crescita e di modernizzazione delle infrastrutture, dalla TAV alla Tap, dalla Gronda al Terzo Valico al completamento dell’Asti-Cuneo, è difficile attendersi un colpo di reni. Lo sforamento del deficit al 2,4% si risolve così nella creazione di nuovo debito senza alcun vantaggio per il Paese.
Ecco, questo sì è un caso in cui Lega e M5s dovrebbero applicare il ritornello del rapporto costi-benefici che invocano per ogni opera pubblica. Si faccia una bella analisi costi-benefici e si scoprirà che la manovra economica comporta costi mentre alle grandi opere potrebbero venire soltanto benefici, ai conti pubblici, attraverso la crescita, e ai cittadini che potrebbero disporre di infrastrutture più sicure e funzionali. Forza Italia si batterà in Parlamento per cambiare le parti più assurde di questa manovra, ma sarà un lavoro utile solo in parte. Perché una manovra simile è solo da cestinare, senza rimpianti”.
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