“Doveva essere una manovra economica in grado di far ripartire il paese, invece è una legge di bilancio ricca di mance e micromisure. E soprattutto non c’è nessuna risposta pesante al grido di dolore che i sindaci e i presidenti delle Province hanno ripetutamente lanciato nelle ultime settimane”. A sottolinearlo è stata la parlamentare di Forza Italia Daniela Ruffino, che ha commentato così il testo approvato dalla commissione Bilancio alla Camera.
“Al Senato serve un cambio di passo – aggiunge Ruffino – I sindaci aspettano risposte per chiudere i bilanci e i piccoli passi in avanti che ci sono stati alla Camera non sono ancora sufficienti. Servono risposte vere contro il taglio del fondo Imu-Tasi che vale 300 milioni di euro e va garantito il ripristino delle risorse contro la sforbiciata dei trasferimenti che è cominciata nel 2014 e che non si concluderà nel 2019 come tutti auspicavamo. Nessuno può credere che l’abolizione dell’obbligo di redazione del bilancio consolidato per i piccoli Comuni e il ripristino della maggiorazione della Tasi possano bastare”.
“L’autonomia si coltiva e si sostiene con i fatti concreti – conclude Ruffino – gli enti locali, e i piccoli comuni in particolare, devono essere messi in condizione di approvare i bilanci, assicurando contestualmente l’erogazione dei servizi sul territorio. Al Senato serve un’inversione di tendenza vera, la stagione delle promesse la consideriamo già conclusa e non più sopportabile”.
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