Manovra, Zangrillo e Porchietto (FI): concede cittadinanza alla povertà, invece di combatterla. Le risorse per il reddito peraltro rischiano di essere insufficienti per coprire i nuovi poveri

“Il Movimento Cinque Stelle canta vittoria per aver concordato l’aumento del debito pubblico per finanziare il reddito di cittadinanza. Peccato che proprio a seguito dello sforamento del deficit al 2,4% la coperta rischia di essere corta e le risorse rischiano di non bastare per fornire un adeguato sostegno ai nuovi poveri che proprio la manovra creerà”. Ad affermarlo i deputati di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro, e Claudia Porchietto componente della Commissione Attività Produttive”.

“Veniamo entrambi dal mondo dell’impresa – spiegano i due esponenti di Forza Italia -. E’ evidente che la scelta di aumentare nuovamente il debito italiano destabilizzerà i mercati, ne abbiamo una dimostrazione oggi con la Borsa di Milano che sta perdendo quasi il 3%, aumenteranno i tassi e lo spread, di conseguenza i tassi d’interesse per famiglie e imprese. Proprio l’aumento del costo del denaro per le aziende produrrà un effetto boomerang che si tradurrà in meno posti di lavoro e quindi da un lato in minor gettito e dall’altro in più disoccupazione. Non vogliamo essere i gufi di turno, tifiamo per l’Italia, ma questa manovra non abolirà la povertà, l’aumenterà concedendo solo briciole alle fasce più deboli dei nostri concittadini”.

Concludono Zangrillo e Porchietto: “Anche l’effetto della flat tax rischia di essere annacquato. Oggi il Governo calcola le coperture sull’attuale platea di partite iva. Peccato che aver deciso di applicarla, non in modo omogeneo a tutti i contribuenti, porterà al proliferare di partite iva fasulle con il risultato che diminuiranno i diritti per i lavoratori e lo Stato si troverà a fronteggiare un buco di bilancio nel 2019. E se la rimodulazione della Fornero aprirà degli spazi di ricambio generazionale, sicuramente questi non saranno le 400mila auspicate: per avere posti di lavoro in più, ci vogliono delle imprese che decidono di assumere. Da qualunque prospettiva la si guardi questa manovra è rivoluzionaria solo per un verso: concede sì la cittadinanza ma non ad un reddito bensì ad una povertà sistematica per tutti gli italiani”.