“E’ sconcertante leggere la resa totale che ha compiuto il Governo che per mesi ci ha raccontata che l’Ue doveva adeguarsi. Ancora l’altro ieri Di Maio diceva che le clausole di salvaguardia, le quali prevedono l’aumento dell’IVA, sarebbero state disinnescate definitivamente. Ora scopriamo che sono solo state differite, così come avevano fatto Renzi e Gentiloni. Si tratta di una situazione paradossale e inaccettabile sia per le famiglie, sia per le imprese italiane. Ora, anche gli scettici dovranno ricredersi, il Paese per mesi é stato preso in giro da un Governo che giocava irresponsabilmente con dichiarazioni roboanti contro l’UE bruciando miliardi di euro dei piccoli risparmiatori italiani che avevano investito nelle aziende del loro Paese, per poi raccogliere un pugno di mosche”. Ad affermarlo il coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio e il deputato Claudia Porchietto, responsabile piemontese per gli azzurri del Dipartimento Attività Produttive.
“Altro che cambiamento – concludono i due azzurri – questa manovra si pone in perfetta continuità con i Governi PD. Invece di dare una scossa al sistema Paese hanno sostituito agli 80 euro di Renzi un reddito di cittadinanza che si tradurrà in una mancia di una decina di euro al mese di sussidio. Ad una riforma compiuta dei centri per l’impiego, sul modello tedesco, hanno preferito un migliaio di assunzioni derivante dall’invenzione della figura del ‘navigator’. Insomma invece di rilanciare il Paese attraverso uno choc fiscale duraturo chiamato Flat Tax, che avrebbe rilanciato in modo stabile i consumi e il sistema produttivo made in Italy, hanno preferito le solite misure assistenziali che aumentano la povertà e riducono il lavoro. Le imprese e le famiglie italiane sicuramente non ringrazieranno”.
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