- “Il governo che doveva smontare la “Fornero” ha fondato la manovra di bilancio sul taglieggiamento dei pensionati. Tra le sciagurate misure adottate dal governo giallo verde, due in particolare gridano vendetta. Il ricalcolo al ribasso delle indicizzazioni sulle pensioni da 1500euro in su colpisce un sistema di welfare ormai consolidato nel nostro Paese, dove i nonni e le nonne sempre più spesso suppliscono alle carenze dello Stato, costituendo un sistema di assistenza sociale alternativo per figli e nipoti. Poi ci sono i pensionati d’oro, quelli che per l’imbarazzante ministro Di Maio sono colpevoli, in quanto titolari di pensioni sopra i 4500 euro. Dal taglio di quelle pensioni lo Stato ricaverà 70 milioni di euro, buoni per garantire divano e TV a 10000 titolari di reddito di cittadinanza. Ma ciò che è più grave è il messaggio che si passa alle nuove generazioni. Cari giovani che vi state impegnando con lo studio e il lavoro (cose sconosciute al ministro del lavoro) per migliorare la vostra posizione sociale e contribuire alla crescita del Paese, sappiate che quando avrete raggiunto i vostri obiettivi voi entrerete a far parte della lobby, degli unti, dei vergognosi che non si sono abbandonati alla regola dell’uno vale uno, e perciò siete destinati ad essere oggetto di persecuzione e odio sociale. Questa manovra non è imbarazzante solo nei numeri, ma getta un’ombra minacciosa sul futuro delle nostre generazioni”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio e coordinatore regionale in Piemonte per gli azzurri.
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Manovra, Zangrillo (FI): messaggio inquietante ai giovani che studiano. Diventeranno oggetto di persecuzione sociale
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