I treni sono stati accorpati in un unico convoglio, ma le carrozze non sono state implementate: così i pendolari in partenza da Massa verso Pisa nella fascia oraria delle 7 del mattino non riescono a raggiungere le loro destinazioni poiché l’eccessiva ressa sul treno costringe il personale a far scendere i viaggiatori in stazioni diverse da quelle giuste. Proteste, segnalazioni, e ora anche un’interrogazione in Consiglio regionale.
A presentarla, per portare il caso all’attenzione della giunta toscana chiedendo un intervento, è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai che nel suo atto così ricostruisce il quadro della situazione: «I treni regionali in partenza dalla stazione di Massa alle ore 7.03 e 7.09 sarebbero stati accorpati in un unico convoglio offrendo così ai pendolari una soluzione di viaggio fortemente ridimensionata. Il treno sostitutivo non sarebbe in grado di raccogliere la domanda dei pendolari costringendoli a scendere nelle stazioni di Forte dei Marmi e Querceta ed impedendo loro di raggiungere le rispettive destinazioni. La decisione di impedire ai pendolari il viaggio sarebbe dettata da motivi di sicurezza ovvero dalla capienza del treno in partenza da Massa».
Perché allora non valutare di implementare il numero di carrozze?, suggerisce di fatto Mugnai. E lo fa attraverso la formalità di due quesiti in cui alla Regione chiede se abbia «considerato la possibilità di rivedere tale scelta ed eventualmente potenziare il convoglio aggiungendo le carrozze le necessarie a raccogliere la domanda dei pendolari» e se intenda «adottare i correttivi necessari a salvaguardare le necessità dei pendolari costretti a fare rientro a casa con danno economico».
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