In questi mesi estivi la chiusura della tratta Aulla-Lucca per il quarto anno consecutivo ha creato enormi disagi a pendolari e turisti. Se da un lato il grande lavoro degli enti locali, degli operatori turistici e del mondo del volontariato ha fatto crescere sensibilmente i dati relativi ai flussi, dall’altro lato tutti questi soggetti non hanno potuto contare su trasporti degni di questo nome. Vane si sono rivelate le richieste di servire meglio con il trasporto su gomma le linee depauperate in relazione al trasporto su ferro: l’esiguità dei bus sostitutivi, i loro orari e i loro percorsi si sono rivelati del tutto inefficaci a premiare i bisogni del territorio. Sotto questo punto di vista hanno enormi responsabilità organizzative RFI e Trenitalia, i cui dirigenti erano da tempo informati delle aspettative degli enti locali. Adesso i rumours fanno sospettare che anche la riapertura della Aulla-Lucca, a partire da settembre, rischi di diventare un miraggio: pare infatti che le condizioni delle infrastrutture siano tali da impedire un rapido ritorno alla normalità. A questo punto ci aspettiamo che, nei tempi dovuti, i gestori del trasporto regionale comunichino alle Istituzioni le loro intenzioni: questa tratta, nei mesi invernali, viene infatti utilizzata anche dagli studenti della Lunigiana orientale e della Garfagnana. In proposito occorre rimarcare il silenzio assordante della Regione Toscana che pare non aver alcun interesse per la zona lunigianese: motivo per cui tutte le enunciazioni sulla valorizzazione delle aree interne e delle zone periferiche restano sulla carta e non trovano riscontri tangibili nella realtà. Chiediamo quindi la convocazione urgente di un tavolo da parte di Regione Toscana, RFI e Trenitalia nel quale possa essere fatta chiarezza sulla riapertura della linea ferroviaria Aulla-Lucca e luce sul reale stato delle cose”.
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