“Finalmente la Regione Piemonte scenderà in campo a sostegno della candidatura di Torino per ospitare le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026”. Ad affermarlo il vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino e la consigliera regionale Claudia Porchietto.
Daniela Ruffino, prima firmataria di un ordine del giorno presentato per impegnare la Giunta regionale a valorizzare tutti i siti già interessati dalle olimpiadi 2006 e approvato dal Consiglio regionale, spiega: “Di fronte all’immobilismo della Città di Torino era necessario che la Regione Piemonte battesse un colpo. Finalmente, anche grazie alle nostre sollecitazioni, si sta lavorando con l’obiettivo di portare a casa un evento tutti insieme. Una manifestazione alla quale vogliamo candidarci non per la velleità di qualche consigliere regionale o della classe politica, quanto dalle nostre Vallate e dagli operatori economici della Città di Torino e della città metropolitana. Se riusciremo a vincere questa sfida sarà una Olimpiade che nasce dal basso, non dall’alto e potrà portare a compimento quella valorizzazione del nostro territorio iniziata nel 2006 che ha portato ad una implementazione del sistema dei trasporti, degli impianti sportivi ma anche di quello ricettivo alberghiero”.
Conclude Claudia Porchietto: “A chi nel Movimento Cinque Stelle pone punti, virgole e punti e virgole per evitare di assumersi le proprie responsabilità dico che non si vincono scommesse se non ci si mette in gioco. Le Olimpiadi del 2006 hanno segnato anche errori, ma sono innegabili le ricadute positive che abbiamo portato a casa sia in termini infrastrutturali sia in termini di riconversione del capitale umano. Oggi possiamo utilizzare l’occasione valorizzando quelle risorse non ancora pienamente utilizzate, abbiamo un patrimonio di impianti sportivi che può essere riattivato o migliorato con un impatto economico minimo e che può riportare Torino e il Piemonte al centro dell’Europa e del mondo. Abbiamo il dovere di giocare questa partita per i nostri cittadini e per i nostri operatori economici, memori del passato ma anche fiduciosi del futuro”.
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