La preoccupazione espressa dal Presidente del Cio Thomas Bach durante la conferenza stampa in occasione dei Mondiali di ciclismo a Imola é un segnale forte che proviene dal vertice dello sport olimpico, condivisa dallo stesso Presidente CONI Giovanni Malagò, e che il Ministro dello Sport On. Vincenzo Spadafora dovrà tenere in considerazione in questa fase di discussione della riforma dello sport in Italia. I Comitati Cio e CONI devono vedersi assicurato un ruolo conforme alla Carta olimpica e un’interlocuzione privilegiata in questo senso, soprattutto alla luce del rischio paralisi prospettato dal Presidente Bach per le Olimpiadi di Tokyo e le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, un’eventualità che deve essere scongiurata al fine di garantire la preparazione e lo svolgimento delle manifestazioni e la tutela delle pari opportunità per gli atleti di tutte le nazionalità. La riforma, infatti, non può in alcun modo compromettere il ruolo dei Comitati olimpici e le finalità per cui i Giochi sono organizzati. Lo sport é l’esempio più alto quando si parla di gioco di squadra, e per questa ragione qualsiasi sua riforma a livello nazionale dovrà dimostrare di saper includere valori ed esigenze degli attori che partecipano alla sua definizione, dal Coni al Parlamento, dalle Federazioni sportive agli Enti di promozione sportiva e all’Associazionismo.
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