“Entro fine mese per il contribuente italiano saranno 246 le scadenze fiscali, di cui 230 versamenti: una stangata da 33 miliardi solo sulle partite iva. 411 sono le pagine della Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche denunciate oggi dall’Osservatorio sui Conti Pubblici; 155 sono i decreti attuativi scaturiti dal Decreto Rilancio, approvato con voto di fiducia. Se questi sono i numeri che l’Italia porterà in Europa come biglietto da visita,sarà davvero complicato raggiungere il buon compromesso che tutti ci auguriamo.
Nel frattempo resta davvero inaccettabile che tutto questo avvenga dopo 3 mesi di lockdown in cui l’economia italiana ha subito un tonfo impressionante, causato dall’interruzzione delle attività ma anche da una ripresa che stenta a riprendere il ritmo. Non accettare il disperato appello per la proroga delle scadenze che viene da tutti, a partire dall’Ordine dei commercialisti subito sostenuto da Forza Italia, ma invocato addirittura da alcune delle forze di maggioranza ha dell’incredibile: é vitale impedire la chiusura delle attività, é vitale dare respito a imprese e professionisti, perché la situazione é già insostenibile per chi vuole creare lavoro e sviluppo oggi nel nostro Paese”.
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