Nessun sistema può riprendersi, e tanto meno prosperare, da una crisi simmetrica così profonda e così dolorosa senza intravvedere una strategia e un piano d’azione concreto. Nonostante le intenzioni del Presidente del Consiglio esposte stamattina in Aula alla Camera dei Deputati, il compitino resta insufficiente. E non solo perché credito e liquidità per imprese e famiglie sono ancora al palo, perché il decreto semplificazione non vede alba, perché l’annunciato scostamento non é stato minimamente presentato nei propri contenuti, bensì perché si preferisce annunciare una proroga dello stato di emergenza – quando in emergenza non siamo, fortunatamente – gettando nel panico investitori, imprese e cittadini invece che lavorare alacremente per la presentazione del nostro piano di azione per il Paese. Forza Italia continuerà a chiederlo come obiettivo primario perché é a rischio la coesione del Paese, intesa come condizione per la crescita e la fiducia non come palliativo o, peggio, modello illusionistico assistenzialista per arrivare ala fine dell’estate con i sussidi e i bonus.
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