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PISTOIA: Bilancio 2017 Terme di Montecatini, Marchetti (FI): «Licenziamenti in vista: e la sinistra ha approvato la previsione»

«La Terme di Montecatini SpA pronta a licenziare personale, e la sinistra approva. Il provvedimento è infatti inserito nella relazione che accompagna il bilancio 2017 della società approvato la scorsa settimana dall’assemblea dei soci, Comune e Regione in testa, tra le azioni già previste come prioritarie nel piano industriale che dovrà arrivare a breve. In pratica la sinistra intanto fa passare le elezioni, poi si prepara a mettere alla porta quegli stessi montecatinesi a cui oggi chiede il voto e che le affidarono, evidentemente male, la loro fiducia nelle passate tornate elettorali»: prosegue il viaggio di Forza Italia nelle pieghe del bilancio 2017 delle Terme di Montecatini, con il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti intento allo studio insieme al responsabile regionale di Forza Italia per il termalismo Franco Pacini e al coordinatore comunale di Forza Italia a Montecatini Terme Claudio Gariboldi.

Partito dalla disamina delle relazioni dei revisori, il tridente azzurro è quindi sceso sui numeri e, infine, sulle prospettive definite dall’amministratore unico e approvate il 7 maggio scorso dall’assemblea dei soci come parte integrante del bilancio: «Tra queste – illustra Forza Italia – ecco la “razionalizzazione dei costi del personale” che già si prevede di inserire nel piano industriale alla cui definizione, insieme all’accordo con le banche e alla presentazione del bilancio 2018 entro i tempi di legge, la Regione e gli altri soci hanno vincolato il loro via libera al bilancio 2017».

A guardare i numeri, in realtà: «La spesa per il personale – documentano Marchetti, Pacini e Gariboldi – ha già visto una contrazione dal 2016 (2.551.754 euro tra salari e stipendi, oneri sociali, trattamento di fine rapporto e altri costi) al 2017 (2.240.159 per le stesse voci)».

Secondo Forza Italia la previsione di «ridurre i costi relativi al personale» ricorrendo a un advisor per il piano industriale è un salto di qualità, all’ingiù, del processo gestionale: «E’ un autentico schiaffo al territorio – incalzano i tre azzurri – a cui non solo la sinistra non sa portare valore attraverso un sistema di pregio come la società termale, ma a cui si prepara anche a sottrarne attraverso il ridimensionamento dei costi per il personale, leggi licenziamenti o blocco del turnover con riduzione dei dipendenti rispetto agli organici attuali».

«Il passaggio – sottolineano – è dal ‘non dare’ al ‘togliere’. Questi gli esiti delle condotte di una sinistra che in dieci anni di amministrazione comunale e in decenni di governo regionale ha trattato Montecatini e le sue Terme come un barile da cui attingere consensi, e ora si prepara a grattarne il fondo. Ma il fondo sono i cittadini, le categorie economiche e i commercianti il cui lavoro e il cui benessere passa prioritariamente dalle Terme. Bisogna invertire la rotta, solo un’amministrazione guidata da Forza Italia e centrodestra saprà e potrà farlo. A mani libere, per il bene di Montecatini e della sua gente».

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